Oggi ricorre il compleanno di Italo Calvino, un fine intellettuale, un’anima eccelsa e geniale, scrittore, partigiano, un brillantissimo interprete del 900. Chi ha avuto la fortuna di leggerlo in classe o averlo tra i libri preferiti in casa, è un privilegiato.
Iniziamo con una curiosità su di lui, per omaggiarlo e ricordarlo. Un piccolo pianeta, scoperto dall’Osservatorio Bassano Bresciano, è stato intitolato a lui; il suo nome è infatti 22370 Italocalvino (tutto attacato) e anche un cratere di 68Km di diametro sul pianeta Mercurio, è stato intitolato a lui.
“E’ la curiosità che mi fa svegliare al mattino”, la stessa curiosità che lo porta ad osservare e descrivere fatti importanti del nostro tempo, l’osservazione e lo spirito critico per il quale è molto amato anche oggi. La vita dello scrittore e patriota Italo Calvino ha inizio a Santiago de Las Vegas de La Habana, a Cuba il 15 ottobre 1923 e si conclude a causa di un’emorragia celebrale a Siena, dove morì il 19 settembre 1985. I suoi genitori, due liberi pensatori e scienziati, caratterizzarono le scelte e le idee dello scrittore, il loro essere scienziati amanti della natura, lo iniziarono alla conoscenza ed alla curiosità e forgiarono il suo carattere razionale e laico grazie al quale riuscì sempre a mantenere una sua linea personale anche quando la sua arte si sarebbe potuta avvicinare ad altre correnti letterarie di quel periodo. Mantenne sempre coerenza e carattere autonomo, grande personalità.
Le sue idee politiche emersero quando si trovò catapultato nella seconda guerra mondiale. Dopo l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre dato da Badoglio che annunciava la destituzione e l’arresto di Mussolini, Italo Calvino si unisce al Partito Comunista, l’unico partito secondo lui più attivo e organizzato, e in questo periodo scrive il suo primo romanzo “Il sentiero dei nidi di ragno” e una raccolta di racconti: Ultimo viene “Il Corvo”. Si stabilì a Torino, dove si laureò in lettere e collaborò con L’ Unità.
Nel 1950 prende il posto del suicida Cesare Pavese, a capo della casa editrice Einaudi. In questo periodo ed in questa realtà storica, Calvino viene a contatto con molti scrittori che rispecchiano le sue idee antifasciste e inizia a documentare le lotte sindacali e le condizioni del lavoro nelle fabbriche. Oggi , 15 ottobre, ne celebriamo la nascita, appunto. A sottolineare la viva memoria in tutti coloro – e siamo in tanti- che lo amano, che divorano i suoi scritti e che a distanza di anni si immergono ancora nelle sue letture ironiche e fantasiose. Uno scrittore geniale, particolare, spesso con una visione sarcastica ma mai cinica, lucida, surreale anche , del nostro quotidiano, della nostra vita. Nessuno come lui ha avuto lo stesso sguardo ironico e brillante nel disegnare i passaggi del Tempo e le epoche storiche. Lui, che coraggiosamente ha scelto di tutelare il suo “statuto di letterato” distaccandosi dalla politica, dopo un iniziale coinvolgimento nella Resistenza, come accennato, e una temporanea adesione al Partito Comunista Italiano, mantenendosi poi uomo libero, mai condizionato ed anzi sempre con una critica costruttiva, sferzante, intelligentissima.
Ricordiamo anche “Il visconte dimezzato”, “Il barone rampante”, “Il cavaliere inesistente”, che insieme a romanzi altrettanto inconsueti come “Il castello dei destini incrociati”, la “Cosmicomiche”, costituiscono e tratteggiano finemente il ritratto di questo autore talvolta indecifrabile, sfuggente ma concreto, mutevole al punto tale di “perderci” ( e come è bello, perdersi ….”) nelle storie raccontate, alla continua ricerca di una propria identità, sua, nostra, non è sempre dato saperlo, ma l’importante è il viaggio e non la meta.
“Io sono un profano che si appassiona di astronomia, cosmogonia e cosmologia”; quanto ci mancano oggi, figure simili.
di Alessandra Paparelli
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