Palio di Siena sì ma non solo: c’è anche il Palio di Ronciglione

palio

Palio di Siena. Come ogni estate ci siamo goduti sugli schermi televisivi le vicende del Palio dell’Assunta. Cioè la contesa equestre tra le contrade della città toscana che si corre il giorno successivo alla Festa dell’Assunzione. Cioè, il giorno dopo “ferragosto”.

Il fantino sardo-tedesco Tittia, che gareggiava per la contrada della “Giraffa” era favoritissimo, avendo vinto gli ultimi cinque palii. Già in testa alla partenza è finito, purtroppo per lui, addosso ai cuscini della prima curva. Poi ha concluso a gambe all’aria e infine al pronto soccorso. Sul traguardo di Piazza del Campo, pur “scosso” (cioè con il fantino disarcionato), ha vinto il cavallo dell’”Oca”. Per la gioia sfrenata dei contradaioli.

L’Oca è la contrada che ha vinto più volte il palio ma non lo vinceva da più di un decennio. Un po’ come se la Juventus non vincesse uno scudetto da dieci anni. Potete immaginarvi la reazione degli “ocaioli”, al successo del loro cavallo. Tra costoro, Gianna Nannini. Alla cena tenutasi in piazza per i festeggiamenti, la cantante non ha omesso di brindare e di cantare a squarciagola.

La Corsa dei cavalli ‘barberi’ nella Roma rinascimentale

Non solo a Siena si disputano queste contese di sapore medioevale tra contrade della stessa città. Anche nella cittadina viterbese di Ronciglione si è tenuto il Palio di San Bartolomeo, volgarmente detto “Corsa a vuoto”. I cavalli, cioè, corrono tutti senza fantino. Proprio come il cavallo che due giorni prima ha vinto il palio di Siena. La gara ha avuto una semifinale sabato 19 agosto e la finale vera e propria domenica 20. La “Corsa a vuoto” è una contesa alla quale i Ronciglionesi sono particolarmente affezionati. La si replica infatti anche durante il carnevale, ivi festeggiato per una settimana intera.

In passato, però, una gara simile, detta “Corsa dei barberi”, si teneva nella Capitale. I cavalli correvano sfrenati dallo scomparso Arco di Portogallo fino al balcone di Palazzo Venezia. Il percorso rettilineo si snodava attraverso quella che era detta Via Lata. Proprio per questo, dopo qualche tempo, la strada fu chiamata “Via del Corso”. Di più: fu per tale motivo che tutte le strade diritte e trafficate d’Italia presero il nome di “Corso”. Lo tengano a mente i milanesi, quando magnificano le loro Corso Buenos Aires o Corso Sempione.

Il Palio di Ronciglione dedicato a San Bartolomeo

Tornando al Palio di Ronciglione, i cavalli in gara rappresentano i rioni della cittadina. Due per ogni rione. I 9 rioni Ronciglionesi sono: Campanone, Fontana Grande, La Pace, Madonna di Loreto, Monte Cavallo, Sant’Anna, San Severo, Monumento e Casenove. Il cronista si permette di dubitare circa l’antichità di almeno due di essi. Casenove, infatti, deriva da “Case nuove” e Monumento da quello ai caduti della Grande Guerra. Ma tant’è.

Come detto, i cavalli corrono senza fantino. Il riferimento umano per l’attribuzione della vittoria, oltre all’animale, è quindi, il “lascino”. Colui, cioè, che dà il via al cavallo del proprio rione, quando il “mossiere” (lo start) dà inizio alla corsa. Non siamo riusciti a scoprire il rione di appartenenza di Marco Mengoni, due volte vincitore del Festival di Sanremo.

Spulciando nell’albo d’oro della manifestazione, abbiamo trovato che tale Emilio Mengoni, è il lascino con il maggior numero di vittorie. Così come il rione Fontana Grande, a cui Mengoni (Emilio) appartiene. Inoltre, le ultime elezioni per il Sindaco di Ronciglione, sono state vinte dal cugino di Marco, Mario Mengoni. Data la vocazione alla vittoria dei Mengoni, non ci stupirebbe quindi che appartengano tutti alla contrada plurivincitrice.

Il rione Fontana Grande ha vinto il Palio di San Bartolomeo 2023

I cavalli finalisti si sono posizionati come ogni anno. Dopo la “mossa” hanno percorso gli 800 metri tradizionali che iniziano con Viale Giuseppe Garibaldi. Sottopassato l’arco farnesiano si sono gettati per Via Roma verso Piazza Vittorio Emanuele. Hanno poi curvato per la salita di Corso Umberto I (!) che qui chiamano “Monte Cavallo”. Alla fine ha trionfato Ninfa da Clodia del rione Fontana Grande. Come da pronostico, essendo la terza volta in quattro anni che tale cavalla vince. Alla piazza d’onore Degheotto della contrada San Severo.

Chiaramente, i Ronciglionesi del rione vincitore hanno concluso i festeggiamenti nelle trattorie del vicino Lago di Vico. Tra i piatti preferiti il maialetto al forno o il pescato locale, principalmente il coregone arrosto. Il tutto annaffiato con del buon vino bianco o rosso della vicina Vignanello. Non sono mancati, anche in questo caso, gli sfottò agli appartenenti le contrade sconfitte.

Foto di Anastasia Borisova da Pixabay

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