Venerdì scorso Papà Francesco, durante l’omelia della celebrazione penitenziale, ha sorpreso i cristiani di tutto il mondo, indicendo un Giubileo straordinario che si celebrerà con dieci anni di anticipo.
Il Giubileo avrà inizio con l’apertura della porta santa della Basilica di San Pietro l’8 dicembre 2015, a 50 anni esatti dalla chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, e terminerà il 20 novembre 2016, nella solennità di Cristo Re.
Nella vita della Chiesa, si tratta di uno degli eventi più significativi, inferiore soltanto a un concilio.
Durante l’Anno Santo, i fedeli di tutto il mondo arriveranno in pellegrinaggio a Roma per ricevere l’indulgenza plenaria, ovvero la cancellazione delle pene previste per i peccati commessi.
Il fulcro della celebrazione avverrà con il passaggio attraverso le 4 porte sante presenti nelle Basiliche Papali: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura.
La Chiesa cattolica ha iniziato la tradizione dell’Anno Santo con Bonifacio VIII nel 1300.
All’inizio, la cadenza tra un Giubileo e l’altro era di 50 anni, ma poi fu dimezzata.
Fino a oggi, incluso questo, ne sono stati celebrati 29 di cui 24 ordinari e 5 straordinari come quello che inizierà alla fine del 2015.
L’ultimo Giubileo straordinario era stato indetto da Wojtyla nel 1983 per i 1950 anni della redenzione, ovvero della resurrezione di Gesù.
La bolla ufficiale di indizione dell’Anno Santo sarà pubblicata il 12 aprile 2015, domenica della divina misericordia, festa istituita da san Giovanni Paolo II.
La notizia ha avuto grande risonanza e messo in subbuglio un po’ tutte le categorie di italiani: da chi subirà l’effetto dell’Anno Santo a chi ne trarrà inevitabilmente profitto.
Secondo il presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli, il Giubileo porterà un “aumento di turisti di almeno il 5-6% durante l’anno santo e crediamo ancora di più l’anno successivo, come nel 2001 che segnò un +18%, grazie all’onda lunga dell’evento”.
Unico problema potrebbe nascere dal proliferare di strutture abusive.
Per ovviare a tale inconveniente, Giuseppe Roscioli, ha chiesto al Campidoglio di intervenire prontamente “Su booking.com” ha spiegato il Presidente ” risultano circa 5.300 strutture ricettive a Roma. Ma in realtà nella capitale le strutture ricettive autorizzate, tra alberghi e bed and breakfast, non sono più di 3mila: quindi attualmente la percentuale di alloggi abusivi è del 25%.
Senza contare tutti quelli che si trovano sul sito Air b&b, che sono qualche altro migliaio”.
Le cifre
Nel giro di otto mesi dovrebbero arrivare nella Capitale trenta milioni di pellegrini, e la città deve essere pronta ad accoglierli.
Dalle prime stime, si ritiene che per evitare disagi e dare degna ospitalità ai pellegrini, bisognerà spendere oltre un miliardo di euro: almeno duecento milioni di euro per potenziare il contratto di servizio con Trenitalia – e quindi avere più treni e più corse verso la Capitale -, 300 andrebbero nell’acquisto di mezzi pubblici e per la manutenzione straordinaria della metrò, 100 per le strade – con opere come la pedonalizzazione dei Fori, ma anche la chiusura almeno di una parte delle buche che flagellano gli automobilisti ed i motociclisti romani.
A queste cifre bisogna però aggiungere i soldi necessari per potenziare le strutture sanitari e i servizi di pulizia per la Capitale.
Cifre che non spaventano il sindaco di Roma Ignazio Marino, il quale ha dichiarato “Il Giubileo farà fare un grande balzo al Pil. Quindi tutti si concentrano sulle centinaia di milioni che occorrono per viabilità e infrastrutture, evidentemente non pensano ai miliardi di euro che arriveranno”.
Marino non pare preoccupato ne’ dall’abusivismo, ne’ dalla questione della sicurezza, che fa acqua da tutte le parti, basti pensare agli atti vandalici dei tifosi olandesi del Feyernord di poche settimane fa.
L’invito alla sicurezza è stato invece raccolto dall’assessore capitolino alla Cultura, Giovanna Marinelli, con delega al Turismo, che ha detto “Il Giubileo sicuramente sarà l’occasione per fare un lavoro serio di verifica, controllo e contrasto all’abusivismo delle strutture ricettive. Lo avremmo fatto in ogni caso, per il bene di Roma e dei tanti turisti che decidono di visitare la capitale, anche perchè è nostra premura migliorare l’accoglienza per i visitatori che scelgono la capitale l’Anno Santo è l’occasione per rafforzare questo proposito e per lavorare ancora più a stretto contatto con le associazioni di categoria che operano nella capitale e con cui l’amministrazione condivide senza dubbio gli obiettivi di decoro, sicurezza e accoglienza”.
Desta soprattutto preoccupazione che dietro il business si possa annidare la mano losca del malaffare, quella di “Mafia Capitale” per intenderci.
Contenuti del Giubileo
Al di là dei problemi legati all’ abusivismo e alla sicurezza, non bisogna trascurare il lato più importante, ovvero i contenuti del Giubileo stesso.
I padri sinodali del Sinodo dei vescovi dovranno affrontare diversi temi, tra cui quello sulla famiglia.
La discussione si terrà, dal 4 al 25 ottobre 2015, e dovrà produrre risposte concrete riguardo all’accoglienza dei divorziati risposati e dei gay nella Chiesa.
A tal proposito, Papà Francesco è stato perentorio: “Non esiste alcun peccato che Dio non possa perdonare! Nessuno! Solo ciò che è sottratto alla divina misericordia non può essere perdonato, come chi si sottrae al sole non può essere illuminato né riscaldato”. Tesi che è stata portata avanti anche nell’annunciare l’Anno Santo.
Il Pontefice ha infatti spiegato di aver “pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia”.
Intanto si parla già di un commissario per l’evento . Tra i nomi in lizza c’è quello di Franco Gabrielli, capo della protezione civile.
Era stato avanzato pure il nome di Francesco Rutelli, nel ruolo di “super consulente”, ma ieri l’ex-sindaco ha detto di non essere disponibile.
di Simona Mazza
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