Partita la maratona mondiale di raccolta fondi contro il Coronavirus: un vaccino per tutti

La Commissione europea ha dato il via, lo scorso 4 maggio, ad un’iniziativa di raccolta fondi denominata “risposta globale al coronavirus”. 

In precedenza, il 24 aprile, c’era stato un appello dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) insieme ad un gruppo di iniziatori attivi nel mondo sanitario, per un lavoro comune su scala mondiale contro i danni prodotti dal coronavirus, singolarmente insostenibili. 

Nasceva così l’ACT-Accelerator, una cooperazione con l’obiettivo di velocizzare lo sviluppo, la produzione e l’accesso agli strumenti di contrasto al coronavirus. 

Una risposta basata sul potenziamento generalizzato dei sistemi sanitari e suddivisa nei tre partenariati della prevenzione, dei test e delle cure. 

Obiettivi strategici la disponibilità diffusa di strumenti di diagnosi e di terapia contro il coronavirus e la disponibilità universale di vaccini.

Un impegno per una risposta globale era stato assunto il 26 marzo anche dai leader del G20. 

La mobilitazione attuale è stata organizzata dall’Unione europea insieme ad Arabia Saudita (presidenza di turno del G20), Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia (presidenza entrante del G20), Norvegia, Regno Unito e Spagna.

La Commissione, nella sola fase di avvio della mobilitazione “Risposta globale al coronavirus”, ha ricevuto rilevanti impegni di partecipazione da tutto il mondo,  per un importo complessivo di circa 7,4 miliardi di €, dei quali 1,4 provenienti dalla stessa Commissione. 

Presto si conoscerà la ripartizione della somma già raccolta tra vaccini, strumentazione diagnostica e terapeutica, potenziamento dei sistemi della sanità. 

La Commissione si limiterà a tenere il conto dei finanziamenti sino a tutto il mese di maggio, mentre i pagamenti andranno direttamente ai destinatari, che dovranno però concordarne l’uso con i partner. Vincolo importante concordato  nell’ambito della “Risposta globale al coronavirus” resta la disponibilità di tutte le nuove realizzazioni – vaccini e strumenti diagnostici e terapeutici – a prezzi accessibili per tutti gli abitanti del pianeta, nessuno escluso.

la Commissione europea vuole collaborare con le ONG e altri partner, coinvolgendo anche società civile e cittadini di tutto il mondo. 

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Oggi il mondo ha dato prova di un’unità straordinaria in nome del bene comune. Governi e organizzazioni sanitarie mondiali hanno unito le forze contro il coronavirus. Con un impegno del genere siamo sulla buona strada per sviluppare, produrre e distribuire un vaccino per tutti, ma questo è solo l’inizio. Dobbiamo persistere nei nostri sforzi ed essere pronti a contribuire in modo ancor più significativo. La maratona di raccolta fondi prosegue: in tutto il mondo la società civile e le persone dovranno unirsi ai governi in questa dimostrazione globale di speranza e determinazione.”

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