Meglio di così non poteva cominciare e, ad essere pignoli, si sarebbe potuto fare anche di più. Contro un modestissimo Messico, l’Italia centra la prima vittoria in Confederations Cup e, soprattutto, dimostra una qualità atletica che contro Repubblica Ceca e Haiti non si era vista assolutamente.
Vince con merito, la nazionale di Prandelli, pur tra qualche sofferenza, soprattutto nella prima frazione di gioco, quando un’indecisione di Barzagli provoca il calcio di rigore che El Chicharito Hernandez trasforma per il momentaneo 1-1. Era stato Pirlo, al 27’, a portare in vantaggio gli azzurri trasformando la punizione procurata da Balotelli, brindando così alla centesima presenza in nazionale e al 33° goal su calcio piazzato.
Proprio il centrocampista juventino, insieme all’attaccante del Milan, si è aggiudicato con merito il titolo di uomo del match per qualità e quantità. Bene, molto bene, Balotelli, bravo a procurare il calcio di punizione da cui poi scaturisce il vantaggio, e straripante nel resistere alla carica di tre difensori messicani e scaraventare in fondo al sacco la rete del 2-1. Ma in particolare, Super Mario è stato abilissimo a non cadere nelle provocazioni degli avversari, capaci solo di scalciarlo, e a mantenere quella calma necessaria a piazzare la zampata vincente. Si può fare ancora meglio, per adesso va bene così. Giovedì, a Recife, c’è il Giappone.
di Emiliano Magistri
foto: Mondo informazione
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