Tutti conoscono Pocahontas come una delle principesse della Disney, carnagione scura, capelli neri e spirito ribelle, ma chi era nella realtà Pocahontas? E’ esistita davvero? Sì, Pocahontas è esistita veramente, la sua storia è stata raccontata attraverso resoconti storici scritti e attraverso la storia orale.
I suoi veri nomi erano Moaoaka e Amonute e Pocahontas era solo il suo soprannome che significava “piccola giocosa”. Nacque intorno al 1595 in Virginia. Suo padre, Wahunsunacock era il capo della tribù di Nativi Americani conosciuta col nome di Powhatan, e per questo motivo lei venne sempre considerata figlia di un re.
Nel 1607, all’età di 10-12 anni, intervenne a favore di John Smith, uno dei capi della colonia britannica che era stato catturato e (forse condannato a morte). Anche se non ci sono prove effettive del gesto della giovane, passò comunque alla storia e venne tramandato come il salvataggio che gettò le basi per un dialogo tra i coloni e le tribù dei nativi. La storia viene narrata da Smith in una lettera alla regina Anna, per anticipare la visita di Pocahontas e del marito, chiedendone un trattamento dignitoso vista la grandezza della donna.
Non ci sono prove che Smith e Pocahontas siano stati amanti anche se la giovane aiutò più volte il suddito britannico. Smith si ammalò gravemente e tornò in Inghilterra nel 1609 per farsi curare, ma in America fu ritenuto morto e nel 1613 Pocahontas sposò un guerriero della sua tribù chiamato Kocoum.
Un matrimonio di cui si sa poco e niente, perché l’anno successivo Pocahontas venne catturata dagli inglesi che chiedevano in cambio la liberazione di alcuni prigionieri, armi e utensili che, a detta degli inglesi, i nativi avrebbero sottratto loro.
Il capo Powhatan non soddisfò le richieste e Pocahontas rimase prigioniera inglese per un anno, durante il quale il ministro Alexander Whitaker la istruì al cristianesimo e l’aiutò a migliorare il suo inglese attraverso la lettura della Bibbia. Venne anche battezzata e prese il nome di Rebecca.
Il 5 aprile 1614, Pocahontas si sposò con John Rolfe, un ricco proprietario di una piantagione di tabacco. Questo matrimonio creò le basi per una pace tra i coloni e Powhatan che durò diversi anni.
Il 30 gennaio 1615 ebbero il loro primo ed unico figlio, Thomas Rolfe.
Quando nel 1616 Rolfe emigrò in Inghilterra insieme alla moglie, gli inglesi videro in Pocahontas una principessa indigena. Il 5 gennaio 1617, Rebecca incontrò il re a Whitehall Palace durante una rappresentazione teatrale. Fu in quell’occasione che incontrò nuovamente John Smith, ma dalle scritture a riguardo sembra che lei non fosse felice di rivederlo, poiché lo credeva morto e si sentiva tradita.
Pocahontas si ammalò poco prima del ritorno in patria e morì quando si trovava ancora sulle rive del Tamigi, forse per polmonite o tubercolosi, ma forse è più probabile per il vaiolo.
Rolfe disse che le sue ultime parole furono: “Tutti dobbiamo morire, a me basta che mio figlio sopravviva”.
La verità sulla vita Pocahontas è avvolta nell’interpretazione delle testimonianze orali e scritte, che si possono contraddire l’un l’altra, ma di certo la sua storia rimarrà nel cuore delle persone, e non solo dei bambini, per essere stata la nativa americana che ha cercato la pace con i coloni inglesi, che ha cercato di unire due culture e che ha portato in Europa la sua gente.
di Arianna Orlando
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