Roma, 16 gennaio 2018 – Roger Waters e Nick Mason hanno presentato oggi a Roma la mostra dedicata ad una delle band più famose del panorama musicale mondiale. La mostra “Pink Floyd – Their Mortal Remains” sarà al MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma di Via Nizza dal 19 gennaio al 1 luglio 2018.
Al MACRO di Roma un grande evento per celebrare il Mito della band britannica
Un grande “Businessman” gonfiabile accoglie giornalisti e fan presenti all’evento nella grande sala della conferenza. Come spiegato dallo stesso Waters, il gonfiabile è dell’epoca dell’In The Flesh Tour del 1977. L’ex leader della banda ha affermato che “il tour di Animals è stato importante per i Pink Floyd. Per la prima volta hanno organizzato un vero e proprio spettacolo per grandi platee e stadi”. Oltre al “Businessman” – ricorda Waters – c’erano anche la moglie e i suoi 2 figli e mezzo a giganteggiare insieme ad Algie, il famoso maiale volante della copertina dell’album Animals. Si entra subito quindi nella simbologia floydiana e si viene avvolti da essa come hanno spiegato anche la sindaca Virginia Raggi e il vicesindaco Luca Bergamo.
Nel presentare la mostra la sindaca Raggi ha parlato di viaggio all’interno della musica di una band importante anche per la sua vita personale. “Ho iniziato a conoscere i Pink Floyd grazie ad una cassetta” – ha rivelato il primo cittadino della capitale che ha poi proseguito incensando “l’importanza dei testi che parlano a ciascuno di noi delle difficoltà e delle relazioni tra le persone”.
E’ proprio di questa empatia tra sé e le persone ha voluto parlare Roger Waters accolto con Nick Mason da una vera e propria ovazione tra i presenti. La mostra sui Floyd era stata per la prima volta allestita a Londra nei mesi scorsi al Victoria and Albert Museum ma per Roger Waters è stata la prima visita assoluta. Un viaggio nei ricordi, “un viaggio piacevole che mi ha riportato tante cose alla memoria” ha affermato il bassista che ha voluto però subito sottolineare il suo messaggio politico e musicale che lo ha portato a pubblicare dopo 25 anni un nuovo album “Is this the life we really want?” e a intraprendere un nuovo tour.
Waters: Sono proiettato verso il futuro, non il passato
“Guardando la mostra vedo parti di me, vedo come all’epoca ci facevamo domande sul senso della vita attraverso un viaggio emotivo e politico. Il viaggio continua – afferma con forza il musicista – la mostra sarà un successo ma ci troviamo su un treno espresso verso l’estinzione della nostra razza”. Waters ripercorre l’inizio di questa sua attenzione verso il genere umano citando un verso di Echoes, uno dei pezzi storici della band dall’album Meddle del 1971: “Strangers passing in the street – By chance two separate glances meet – And I am you and what I see is me”. Secondo il “genio creativo” della band “non c’è un Noi e un Loro (US+Them è il nome del tour ndr) ma tutti gli uomini sono uguali. Questo verso di Echoes descrive – prosegue – la mia ossessione di scoprire il mio potenziale di entrare in empatia con tutti gli esseri umani. Nel nuovo album mi domando se è questa la vita che vogliamo. La mia risposta è no, non voglio vivere in guerra. Io vivo negli Stati Uniti e le mie tasse sono usate per bombardare persone, si sta degradando verso un protofascismo che mi spaventa. Le persone devono svegliarsi, lasciare i telefonini e cercare di capire cosa sta avvenendo: questo mi renderebbe felice”. Chiosando e quasi scusandosi Waters ha affermato che questi pensieri e discorsi sono dentro di lui e non riesce a frenare la sua voglia di comunicare, soprattutto quando si trova davanti a tante persone.
La conferenza stampa si è chiusa poi con le ultime domande tra cui il forte legame che lega i Pink Floyd all’Italia e in particolare Roger Waters. Il legame è forte così come l’amore e la passione per la band dimostrata anche in questa occasione.
La mostra, un viaggio nell’universo Pink Floyd
Abbiamo poi avuto la possibilità di visitare in anteprima la mostra, un vero gioiello tecnologico. L’audioguida accompagna il visitatore in ogni angolo e in ogni vetrina espositiva con musiche ed interviste relative ad ogni importante momento storico della band. Ideata da Storm Thorgerson e sviluppata da Aubrey “Po” Powell dello studio Hipgnosis (che ha realizzato quasi tutte le copertine degli album della badn) che ha lavorato in stretta collaborazione con il batterista Nick Mason, la mostra è un vero e proprio viaggio audiovisivo nei 50 anni di carriera della band. Esposti oltre 350 oggetti, mai visti prima, che rappresentano i diversi momenti della storia del gruppo a partire dalla ricostruzione del furgone Bedford che usavano per andare in tour negli anni ’60. La mostra racconta quale fu il ruolo della band nel cruciale passaggio culturale dagli anni sessanta in poi. Grazie al suo approccio sperimentale – che rese il gruppo inglese esponente di spicco del movimento psichedelico che cambiò per sempre l’idea della musica in quegli anni – la band venne riconosciuta come uno dei fenomeni più importanti della scena musicale contemporanea.
I Pink Floyd hanno prodotto alcune delle immagini più leggendarie della cultura pop: dalle mucche al prisma di The Dark Side of the Moon, fino al maiale rosa sopra la Battersea Power Station e ai “Marching Hammers”. La loro personale visione del mondo si è realizzata grazie a creativi come il moderno surrealista e collaboratore di lunga data Storm Thorgerson, l’illustratore satirico Gerald Scarfe e il pioniere dell’illuminazione psichedelica Peter Wynne-Wilson.
Il percorso espositivo che guida il visitatore seguendo un ordine cronologico, è sempre accompagnato dalla musica e dalle voci dei membri passati e presenti dei Pink Floyd, tra cui Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour. Il momento culminante è la Performance Zone, in cui i visitatori entrano in uno spazio audiovisivo immersivo, che comprende la ricreazione dell’ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005 con Comfortably Numb, appositamente mixata con l’avanguardistica tecnologia audio AMBEO 3D della Sennheiser, oltre al video, in esclusiva per Roma, di One Of These Days, tratto dalla storica esibizione del gruppo a Pompei.
“La reazione dei fan alla mostra è stata persino più calorosa del previsto. Sono due ore di musica, energia ed emozione in puro stile Pink Floyd” commenta Michael Cohl della Concert Productions International B.V.
The Pink Floyd Exhibition è prodotta e organizzata dalla Concert Productions International B.V. di Michael Cohl, da Azienda Speciale Palaexpo, Mondo Mostre e da Live Nation. È curata dal direttore creativo dei Pink Floyd, Aubrey ‘Po’ Powell (dello studio grafico Hipgnosis) e da Paula Webb Stainton, che ha lavorato a stretto contatto con membri del gruppo tra cui Nick Mason (consulente per i Pink Floyd), con il contributo di Victoria Broackes del Victoria and Albert Museum. La mostra è in collaborazione con lo studio Stufish, uno dei maggiori studi di architetti d’intrattenimento e progettisti di lunga data dei palchi della band, e con gli interpretativi exhibition designer di Real Studios.
Il libro ufficiale per i 50 anni della band è edito da Skira ed è disponibile nelle librerie.
INFORMAZIONI:
- I biglietti si possono acquistare online su it, nei punti vendita Vivaticket e per telefono al numero +39. 02.92897777.
- Ingresso a 18 euro per gli adulti, convenzioni disponibili. Si consiglia di prenotare in anticipo.
www.pinkfloydexhibition.com | www.museomacro.it | #TheirMortalRemains
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