Procreazione assistita: il progetto Camelia e l’aiuto dell’Inail

photo_32203L’Inail ha finanziato il primo programma di procreazione medicalmente assistita con esito positivo: circa sei mesi fa, infatti, è nata una bimba. Il progetto si chiama “Camelia: il desiderio di diventare genitori” ed è stato attivato nel 2011 in una sede romagnola dell’Istituto dopo che una coppia aveva manifestato la voglia di avere un figlio nonostante lui fosse costretto sulla sedia a rotelle in seguito a un infortunio.
Così l’Istituto “Montecatone” di Imola (Bologna) ha indirizzato marito e moglie verso il Centro di fisiopatologia della riproduzione umana dell’Ospedale “Careggi” di Firenze. Poi la terapia ormonale, il supporto medico, psicologico ed economico, persino un corso di yoga per far fronte allo stress della futura mamma. Lo racconta nel numero di maggio il mensile SuperAbile Magazine, edito dall’INAIL. Dei 4.500 euro di spese previste, 2.700 sono stati erogati dall’INAIL che ha seguito la coppia con un’équipe multidisciplinare; il resto è stato fornito dalla ASL.
Fonte: Anmil

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