Professione “Ostetrica”

Il termine “Midwifery” nasce nel 1493 e riguardava tutto ciò che era inerente con la pratica ostetrica. Nei secoli ha assunto un significato più ampio e attualmente indica “la combinazione delle conoscenze empiriche e teorico-pratiche (sapere), delle abilità (fare) e degli atteggiamenti (saper essere) peculiari della professione di ostetrica, inerenti l’arte e la scienza dell’assistenza ostetrica”. Da ciò si può affermare che “arte” e “scienza” sono due valori inscindibili della Midwifery: per “arte” intendiamo specificare quei contenuti quali l’esperienza, la manualità, la capacità creativa di innovarsi, di divenire, di prendersi cura che definiscono lo “stile professionale” nella Midwifery; mentre la “scienza” è formata da un vasto insieme di conoscenze scientifiche, concetti, nozioni, principi generali, leggi, teorie, modelli, schemi di riferimento e tecniche-metodologie che costituiscono “il sapere di fondo” dell’ostetrica, collegati tra loro in modo razionale. Da ciò si può affermare che la Midwifery è una scienza umana che si occupa dell’assistenza alla persona riguardo agli avvenimenti e alle manifestazioni naturali delle tappe del suo ciclo vitale e ha il fine di promuovere, tutelare, prevenire, mantenere e recuperare la salute, riproduttiva e non, della persona. Per questo si possono sottolineare due aspetti fondamentali riguardanti la Midwifery: il primo riguarda la specificità dell’intervento assistenziale dell’ostetrica che risponde in autonomia e responsabilità alle domande di salute che interessano gli eventi/manifestazioni fisiologiche/naturali del ciclo vitale, periodo preconcezionale, nascita, infanzia, adolescenza, età fertile, gravidanza, parto, puerperio, menopausa ed eroga assistenza globale e personalizzata, attraverso un approccio solistico, individualizzato; il secondo aspetto è collegato al fatto che l’assistenza erogata si basa anche sull’esperienza, ed ha come fine “il prendersi cura” della persona ovvero offrire protezione, conforto, comprensione, solidarietà sia da un punto di vista clinico, sia di sostegno nonchè educativo/formativo. L’ostetrica, nella propria attività, deve soddisfare i bisogni della donna e risolvere i problemi di natura ostetrica di sua competenza. Il modello assistenziale è definito come “accompagnamento alla nascita della donna e della coppia”, si basa sul principio filosofico dell’andare insieme, seguire, guidare la coppia in tutte le fasi del processo della nascita ed è conforme ai bisogni globali della donna, del neonato, della coppia e della famiglia. Riferendosi in particolare a gravidanza e parto, praticare la Midwifery significa: fornire informazioni riguardo la maternità e la paternità responsabili, preparare la coppia a diventare genitori; rispondere ai bisogni di salute della donna relativi al concepimento, alla gravidanza e al parto, erogare assistenza al feto, al neonato, alla gestante, alla partoriente ed alla coppia; occuparsi in piena autonomia e responsabilità della donna nella gravidanza fisiologica e di condurre e portare a termine i parti spontanei; individuare precocemente le condizioni che deviano dalla normalità, praticare le opportune manovre di emergenza/urgenza e preservare la naturalità dell’evento nascita. Molto importante è non dimenticare il livello di consapevolezza da parte dell’ostetrica circa la propria autonomia e responsabilità e di continuare la formazione  professionale per un miglioramento dell’assistenza alla donna e alla famiglia.

Ostetrica Angela Ricci

Foto: irismamma.it

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