La politica attuale vive oggi un tale tourbillon di idee, di liti, di contraddizioni e ammucchiate di gruppi dissimili tra di loro che lascia molti cittadini disorientati. Il primo a non capirci più nulla, ahimè, è il sottoscritto. Se fino a qualche tempo fa le mie idee politiche erano chiare, nitide e determinate da una scelta netta e consapevole oggi sono l’esatto opposto. Fuorviate dalle bugie e dall’incoerenza di molti politici, dagli inganni, dalle promesse e dalle delusioni, da uomini diventati uominicchi e da amministratori diventati quaquaraqua. Insomma se a breve si andasse ad elezioni non saprei per chi votare. Da una parte statisti presunti, star, starlette e inchieste giudiziarie, vere o verosimili, su feste o festini in ville e su immobili principeschi. Uomini egoisti attaccati alle poltrone del potere. Dall’altra la confusione più totale, la mancanza di una linea guida e l’accozzaglia di più idee discordanti tra di loro, ma con un unico collante, a mio modesto avviso insufficiente, nell’anti berlusconismo. In mezzo, coloro che credono di avere la verità assoluta nelle proprie parole, nel proprio modo di vivere, nelle proprie maniere di facciata, vecchie, trite e ritrite adatte solo a propagandare stili di viti arcaici e improponibili nell’era di internet. In sostanza, siamo messi male. Ma non si tratta di disfattismo ne, tanto meno, di pessimismo; il problema è che all’orizzonte non si vede una luce, una via d’uscita. Il faro guida che eviti di mandarti ad infrangere sugli scogli, il padre premuroso che ti conduca fuori dal guado. Tuttavia questa luce, quella stella cometa che non riusciamo a scorgere, potrebbe essere individuata in una di quelle persone che brillano nella costellazione dei giovani politici che ancora credono nella politica con la P maiuscola, oppure tra i giovani blogger che quotidianamente pubblicano le proprie idee, spesso inascoltate, o tra i giovani imprenditori che ogni giorno portano avanti le proprie aziende con passione. Sfortunatamente però, per tutti quelli che volessero emergere, il problema è essere notati; brillare non basta. Perché è difficile prevalere in un mondo dove l’interesse primario è il potere politico ed economico, dove si cerca di raggiungere il vertice per fini personali e non per fini sociali, dove la raccomandazione ancora la fa da padrona. Dove gli assenteisti continuano imperterriti a truffare la società, fregandosene di tutto e tutti, della crisi economica e dello stipendio che viene loro elargito a fronte di un servizio che invece viene meno. Purtroppo in ognuna di queste persone prevale l’egoismo e l’opportunismo, male assoluto per qualsiasi paese. Ma non dobbiamo abbatterci, verranno tempi migliori, uscirà la persona giusta che gran parte dei disorientati come me aspettano. Quelli che oggi, in caso di elezioni, formerebbero quel Movimento trasversale di gente perbene (scusate la presunzione ma sento di farne parte anche io), quel partito inesistente che, secondo diversi sondaggi, attualmente avrebbe la percentuale più alta. Insomma quelli che lascerebbero la scheda bianca o che non andrebbero proprio alle consultazioni elettorali perché stanchi di promesse e frustrazioni. Quella gente onesta che lavora, paga le tasse, fa la coda senza prepotenze e si fida ancora delle parole che gli vengono dette. Quelle parole che avrebbero un senso se fossero seguite dai fatti e valore se ciò accadesse.
Enzo Di Stasio
Foto: mistretta.eu
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