Rasiglia: la piccola Venezia dell’Umbria

Un luogo unico per storia e paesaggio

In Umbria, a pochi chilometri dalle più blasonate e note Assisi e Foligno, si trova un borgo dal grande passato e dal paesaggio speciale: Rasiglia.

Questo paese, riscoperto di recente, è diventato una tappa importante del turismo estivo dopo essere apparso in programmi televisivi dove era stato ribattezzato come la ‘Piccola Venezia‘ o il ‘Borgo dei ruscelli‘.

La Storia di Rasiglia, le origini e la sua fama

Edifici riconveriti ad abitazioni turistiche

Questo piccolo Borgo Medioevale, situato a circa 650 metri sul livello del mare, è citato in documenti storici già a partire dal XIII° secolo. La posizione tra Tirreno ed Adriatico era strategica a livello commerciale.

Era anche protetta da fortificazioni e prova ne sono i resti del Catello dei Trinci, Signori di Foligno.

Poi, nella prima metà del 1600, Rasiglia anche sfruttando la forza del vicino fiume Menotre, divenne un rinomato punto di riferimento nell’artigianato, raggiungendo alti picchi di qualità nelle tintorie e nei lanifici e nei mulini a grano.

La seconda Guerra Mondiale ed il declino del XX° secolo

I ruscelli tra le case di Rasiglia

Durante il secondo conflitto Mondiale, Rasiglia fu colpita duramente e alcuni cittadini furono deportati a Mathausen in rappresaglia ad un attentato contro gli occupanti tedeschi.

Il periodo dal 1945 al 1980 fu forse quello di maggior sviluppo economico per il borgo umbro. In pochi potevano pensare che un così importante declino fosse imminente!

Le aziende si spostarono progressivamente ed inesorabilmente a Foligno e a nulla servì una petizione in cui la popolazione della cittadina espresse il suo sfavore a questa delocalizzazione dai drammatici effetti.

Fu poi la volta del terremoto che nel 1997 che fece danni consistenti e forzò la popolazione a trasferirsi nei container del vicino “villaggio delle sorgenti”, un campo di prefabbricati in legno fatto poco fuori dal paese.

Rasiglia oggi

Il fiume Menotre spinge le sue acque per i vicoli di Rasiglia

Allo spostamento delle fabbriche nelle più grandi città della zona, segui il comprensibile spopolamento del borgo fino ad arrivare ai residui circa 30 abitanti, prevalentemente in età matura.

Rasiglia oggi vive di turismo estivo ed alcuni degli edifici che un tempo erano gli Opifici di successo del borgo, sono stati riconvertiti in abitazioni ad uso turistico.

Altri edifici sono diventati una sorta di museo dove è possibile osservare i telai ed altre apparecchiature usate nel periodo d’oro del tessile di Rasiglia.

Macchinari tessili negli opifici abbandonati

Una piccola centrale idroelettrica è stata rimessa in funzione.

Diverse le feste tipiche della cittadina : segnaliamo quella della ‘Venuta‘ nella notte tra il 9 ed il 10 Dicembre, dove si accendono grandi falò ed il presepe vivente che si recita tra le vie del borgo il 26 Dicembre ed il 6 Gennaio con ambientazione ad inizio del 1900.

In questa occasione vengono rappresentate le professioni di un tempo che hanno fatto di Rasiglia un centro di rilievo, non solo per l’Umbria.

Ben venga l’attenzione dei media e dei turisti su Rasiglia: non dobbiamo dimenticare le eccellenze che hanno contraddistinto per secoli la manifattura e l’artigianato della nostra Nazione!

L’acqua guida da sempre la vita a Rasiglia

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