Rio 2016 | Van Avermat campione olimpico, Nibali sfortunato in lacrime

imageIl belga, anche con un pizzico di fortuna ha corso da maestro, trionfando in volata.Una gara perfettamente condotta dall’Italia, fino a 12 km dal termine, quando una caduta ha spezzato il sogno di medaglia di Nibali.

La gara era iniziata con una fuga di Kwiatowski, Pantano, Geschke, Bystrom, Kochetkov e Albasini, che approfittando del ritmo placido del gruppo guadagnavano fino a 8′ di vantaggio, prima che Gran Bretagna, Spagna e Italia si impegnassero per andare a recuperare i fuggutivi. Il sestetto compiva metà gara in fuga prima che il gruppo principale arrivasse alle loro spalle, con il britannico Cummings che imprimendo un ritmo altro faceva perdere  intensità e consistenza alla fuga. che a 60 km dalla conclusione veniva riassorbita.

Il contropiede e la caduta

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In contropiede scattava Caruso, che si portava dietro uomini pericolosi come Henao, Thomas, Van Avermaet e Taaramae, mentre nel gruppo principale la Spagna naufragava tatticamente, pedendo elementi e ritrovandosi in affanno nella lotta per il recupero sulle prime posizioni. In testa intanto Caruso si sfilava e faceva da traino ad un’azione congiunta di Aru e Nibali, che si portavano in discesa sulla testa della corsa ponendosi in una situazione molto favorevole data la superiorità numerica azzurra. Negli ultimi 30 km, ai piedi delle ultime ascese,  Nibali iniziava il forcing e riusciva a scremare lo sparuto gruppo di testa, portando con se pochi elementi. Al secondo attacco gli restavano a ruota solamente Henao e Majka, mentre gran parte dei favoriti era in affanno nelle retrovie. All’inizio dell’ultima discesa il terzetto aveva 20” di vantaggio sugli inseguitori e, conoscendo l’abilità da discesista di Nibali e l’abilità di Majka ed henao si iniziava ad ipotizzare un vicino finale a medaglia per l’Italia. Il sogno finiva bruscamente quando lungo la discesa di Vista Chinesa il colombiano Henao cadeva, facendo cadere a terra anche Nibali; per il siciliano gara finita con tanto rammarico, in quanto si trovava nella posizione perfetta, dopo una gara perfetta, per poter iniziare a cullare seriamente il sogno di mettersi l’alloro sul capo.

imageMedaglia d’oro

In testa ora rimaneva solo Majka, che aveva 15” di vantaggio sul gruppo degli inseguitori di cui facevano parte anche Aru, Rodriguez, Fuglasng e Van Avermat; proprio gli ultimi due riuscivano a staccarsi gettandosi alla caccia del ciclista polacco in testa alla gara, riuscendo a compiere il ricongiungimento all’ultimo chilometro. In volata Van Avermaet era nettamente superiore, andato a prendersi meritatamente la medaglia d’oro, dopo una gara condotta tatticamente molto bene, stringendo i denti lungo le insidiose salite non adatte alle sue caratteristiche da ciclista delle grandi corse del nord. In seconda posizione concludeva Fuglsang, mentre un esausto Majka si accontentava della terza posizione.

imageI ciclisti italiani, domani le donne

Il primo degli italiani era Aru, sesto, anche se il rammarico più grande resta quello per la caduta di Nibali, che dopo una condotta di gara perfetta sembrava lanciato verso una medaglia sicura. Va tributato al siciliano un grande applauso, come va rivolto a tutti i ciclisti italiani ( De Marchi, Aru, Rosa e Caruso) ed al Ct Davide Cassani, per aver interpretato la corsa in maniera magnifica e spettacolare. A trionfare è stato comunque un ciclista di assoluto valore internazionale, esperto per le corse del nord e temibile velocista che ha fatta sua meritatamente la gara olimpica.

Domani sarà la volta delle donne, con una nazionale che si presenta agguerrita, speriamo più fortunata.

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