Dal Napoli alla Fiorentina passando per il Milan, a pochi giorni dalla fine del campionato sono già molte le squadre che hanno cambiato guida tecnica, altre invece sono ancora in cerca del loro futuro allenatore.
Il primo a fare le valigie è stato Rafa Benitez, l’ex allenatore del Napoli ha già iniziato la sua avventura a Madrid, sponda Real. Un addio senza troppi rimpianti quello del tecnico spagnolo, che dopo la mancata qualificazione ai preliminari di Champions League ha deciso, in comune accordo con il presidente De Laurentis, di terminare la sua avventura in azzurro. Il Napoli, salvo complicazioni dell’ultima ora, ripartirà da Maurizio Sarri.
Il tecnico toscano dopo la grande stagione con l’Empoli ha attirato su di se gli occhi delle maggiori squadre italiane, ma proprio il Napoli è stata la società che l’ha convinto prima a sposare il proprio progetto. Dopo anni di gavetta iniziata dall’ Eccellenza, all’età di 56 anni, Sarri inizia l’avventura più importante della sua carriera, e lo fa accompagnato da molte incognite. Bisognerà capire, infatti, se il tecnico toscano riuscirà a far fronte alla pressione che una grande piazza può generare. Va comunque dato atto a De Laurentis il coraggio con il quale ha affidato la panchina ad un tecnico che si è affacciato così tardi alla massima serie, pur dimostrando da subito le sue qualità.
In casa Milan invece manca solo l’ufficialità per il passaggio di consegne tra Inzaghi e Mihajlovic, per la quale si attende solamente l’annuncio dell’esonero del tecnico italiano. Dopo aver ceduto il 48% delle azioni del Milan al broker thailandese Mr. Bee, il presidente Berlusconi ha deciso di cambiare rotta anche sul fronte tecnico. Dopo aver incassato il no di Carlo Ancellotti, il presidente rossonero ha scelto Sinisa Mihajlovic come nuovo allenatore del suo Milan. Il tecnico serbo dopo aver portato la Sampdoria ai preliminari di Europa League ha accettato la sfida di riportare il Milan nelle zone alte della classifica.
Compito per nulla semplice, perché ad oggi la rosa rossonera non garantisce un tasso qualitativo tale da competere con le prime della classe. Avrà molto lavoro da fare Galliani per rinforzare una squadra, che ad eccezione di qualche elemento, non è attrezzata per tornare nelle posizioni che le competono. Con l’ingresso in società di Mr. Bee, il Milan avrà comunque nuovi fondi da destinare sul mercato e Galliani è già in viaggio per cercare di regalare delle nuove pedine al neo tecnico rossonero.
Per sostituire Mihajlovic la Sampdoria ha già ufficializzato l’arrivo di Walter Zenga sulla panchina blucerchiata. L’ex portiere dell’Inter, dopo un vagabondaggio che l’ha portato ad allenare negli Stati Uniti, Romania ed Emirati Arabi, ha deciso di ritornare in patria convinto dal presidente Ferrero. Quello di Zenga alla Sampdoria è in realtà un ritorno, ha già indossato infatti la maglia blucerchiata nelle stagioni 94-95 e 95-96. Due anni rimasti nel cuore dell’ex portiere, che è rimasto legatissimo alla tifoseria blucerchiata.
Affetto testimoniato dalle prime parole da allenatore: “E’ una grande emozione per me tornare qui, a Genova ho passato due anni indimenticabili. Prendere il posto di un amico come Mihajlovic è una bella sfida. Europa? Anche questa è una bella sfida. Saremo pronti per fare bene. Un messaggio ai tifosi? Sono tornato”. Idee chiare dunque per Zenga, pronto a vincere anche in Italia dopo averlo fatto nei suoi lunghi trascorsi all’estero.
Idee chiare che invece in questo momento mancano alla Fiorentina, la società ha infatti esonerato Vincenzo Montella ed è in cerca di un nuovo allenatore. I motivi che avrebbero portato a questa decisione sarebbero da attribuire alla poca chiarezza avuta dal tecnico napoletano nei confronti della società nell’ultimo periodo. La società viola ha inoltre rimproverato a Montella l’insofferenza che quest’ultimo ha manifestato nei confronti di una clausola (fatta inserire da lui stesso) presente nel suo contratto.
Con l’esonero di Montella ora la Fiorentina dovrà trovare un allenatore che lo sostituisca degnamente. Il nome più caldo è quello di Paulo Sousa, l’attuale tecnico del Basilea sarebbe il profilo adatto per continuare il ciclo aperto da Montella. La trattativa appare comunque difficile, le esose richieste economiche del tecnico portoghese starebbero spingendo i Della Valle a virare su altri lidi. In caso di rifiuto da parte di Sousa, i nomi in pole sono quelli di Donadoni e Spalletti.
In attesa di vedere se Bologna e Pescara confermeranno gli attuali tecnici in caso di promozione, le panchine della Serie A sembrano ormai delineate, non ci resta che attendere l’inizio del campionato per vedere come si comporteranno.
di Giacomo Chiuchiolo
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