Questa mattina, i Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno arrestato due romani di 55 e 40 anni con le accuse di omicidio colposo e omissione di soccorso.
I fatti si sono svolti poco prima delle 2.00 nel parco regionale di Veio, alle porte di Roma, tra le consolari Flaminia e Cassia: i due uomini, cacciatori da diversi anni, si erano recati nel parco per trascorrere la notte a caccia, in compagnia di un loro amico 38enne che voleva avvicinarsi all’attività sportiva. Nel corso della battuta, il 55enne, rimasto isolato e appostato tra gli alberi, colto dallo spavento per uno strano movimento e temendo che si potesse trattare di un animale, avrebbe esploso con il suo fucile, in direzione di un cespuglio, un colpo “a pallettoni”. Tra i rovi, a rimanere ferito, l’amico 38enne disarmato.
I due cacciatori, quindi, piuttosto che chiamare i soccorsi o recarsi al più vicino ospedale, da Veio avrebbero trasportato l’amico moribondo al pronto soccorso dell’ospedale “G.B. Grassi” di Ostia, passando prima per l’abitazione di uno dei due per disfarsi di un fucile. All’ospedale, tuttavia, l’uomo è giunto esanime ed ogni tentativo di rianimazione è risultato vano.
I due cacciatori di frodo dovranno rispondere anche dell’esercizio dell’attività di caccia, vietata nel parco regionale e peraltro svolta al di fuori degli orari consentiti. E’ in corso il sopralluogo nella zona dell’incidente e già nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia sul cadavere. I due cacciatori sono stati, invece, rinchiusi nel carcere romano di “Regina Coeli”.
di Redazione
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