Roma. Raggiunto l’accordo sullo stadio: si farà a Tor di Valle

stadio romaRoma. È stato raggiunto ieri sera al Campidoglio l’accordo sullo stadio tra la sindaca Virginia Raggi e la società A.S. Roma. Lo stadio si farà a Tor di Valle. Raggi “uno stadio fatto bene”.

La Raggi ha raggiunto la sede del Comune di Roma alle 19, dopo essere stata dimessa dall’ospedale San Filippo Neri dove era stata ricoverata in mattinata per un malore. Ad attenderla il direttore generale della società, Mauro Baldissoni, il costruttore del progetto, Luca Parnasi, e i tecnici.

Il progetto: diverse le modifiche apportate a quello che doveva essere il piano di lavoro iniziale. La stessa Raggi riporta le variazioni in un post su facebook, da cui si legge “tre torri eliminate; cubature dimezzate, addirittura il 60% in meno per la parte relativa al Business Park; abbiamo elevato gli standard di costruzione a classe A4, la più alta del mondo; mettiamo in sicurezza il quartiere di Decima che non sarà più soggetto ad allagamenti; realizzeremo una stazione nuova per la ferrovia Roma-Lido”. E ancora “a Tor di Valle nascerà uno stadio ma moderno, ecocompatibile, all’avanguardia dal punto di vista delle tecnologie ma soprattutto sarà un’opera che rispetterà molto di più l’ambiente e il territorio”. Conclude affermando che hanno previsto una convenzione con i costruttori grazie alla quale “avranno priorità le opere di urbanizzazione utili alla città e ai romani. Uno stadio fatto bene”.

Le tappe: partiamo dall’accordo firmato in Florida, nel dicembre 2012, dal presidente Pallotta e l’imprenditore edile Parnasi, proprietario di Tor di Valle, per la costruzione dello stadio della roma. Un anno dopo, dicembre 2013, Pallotta presenta all’allora sindaco di Roma, Ignazio Marino, un’anteprima del nuovo stadio. Ancora un anno dopo, dicembre 2014, l’Assemblea Capitolina delibera sull’interesse pubblico dell’opera in relazione al progetto dell’architetto Dan Meis. Il 17 febbraio 2017 arriva lo stop della Soprintendenza, non si può abbattere la tribuna dell’ippodromo di Tor di Valle.

Adesso: il 3 marzo, la società sportiva chiederà una proroga di un mese della conferenza dei servizi. In questo lasso di tempo la Giunta scriverà una nuova delibera di pubblica utilità che sarà sottoposta al voto dei consiglieri. Dopodiché se la pubblica utilità sarà mantenuta, arriverà l’ok della Conferenza. Una sola opera pubblica in meno basterà per far bocciare il progetto dalla Regione. Il presidente Pallotta si mostra però ottimista affermando che “la Roma ci giocherà entro 3 anni”.

di Valeria Risi

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