Roma, Teatro Valle occupato a tempo indeterminato

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Il teatro Valle di Roma rimane occupato a tempo indeterminato a causa dell’impossibilità nel trovare un accordo tra il ministero dei Beni Culturali e i lavoratori dello spettacolo. “Il Teatro Valle deve rimanere pubblico ed essere riconosciuto e tutelato come un bene comune, con un diritto soggettivo ed un finanziamento dedicato alla gestione delle attività nelle forme giuridiche di Ente o di fondazione”. Questa, in sintesi, la proposta dei lavoratori del teatro Valle durante la conferenza stampa di questa mattina.

(Adnkronos) – La replica alla proposta di gestione del Teatro Valle lanciata oggi dagli occupanti arriva in una nota del sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro ”La proposta che lancio agli occupanti e’ quella di partecipare con il loro progetto all’elaborazione del bando di gara, cercando di promuovere loro stessi l’adesione di soggetti interessati alla gestione del teatro”. ”Soluzioni pasticciate e raffazzonate -aggiunge Giro- producono soltanto carrozzoni e debiti che non ci possiamo permettere. Sarebbe infatti paradossale che a pagare i disastri altrui siano sempre il Comune o lo Stato”. “Il suo trasferimento dal demanio culturale dello Stato al Comune di Roma -sottolinea il sottosegretario- non indebolisce ma al contrario conferma questo profilo giuridico. Il trasferimento e’ strettamente subordinato al piano di valorizzazione del bene culturale pubblico così come viene previsto dall’art. 112 del Codice dei beni culturali, citato dallo stesso decreto legislativo sul federalismo demaniale approvato nel 2010 che ha reso possibile il trasferimento del Teatro Valle al Comune di Roma altrimenti impossibile”.  ”Quanto alla tutela del bene culturale -chiarisce Giro- essa viene esercitata e assicurata dallo Stato anche nella sua destinazione d’uso. E’ un teatro e dovrà restare un teatro e pure di eccellenza. Il progetto di promuovere un centro della drammaturgia italiana e contemporanea e’ importante”. ”Potrà e verrà senz’altro valutato e approfondito con i suoi proponenti nel corso della preparazione del bando di gara per l’affidamento della gestione del Valle, un atto necessario perché il teatro viva e continui a vivere nel modo migliore. Continuare l’occupazione -conclude- e’ un atto inutile e a questo punto puerile”. 

Singolare la proposta fatta qualche settimana fa da Silvio Orlando per risolvere momentaneamente il problema, secondo il noto attore ci vorrebbe ”una sorta di stagione autogestita, in cui tutti gli artisti propongono spettacoli, della durata di due settimane in cui ogni attore più famoso viene affiancato da una giovane talento, in modo da fare uno spettacolo spaccato in due – ha spiegato -, un primo tempo con un ‘vecchio trombone come me’ e il secondo tempo con una giovane promessa”. 

di Redazione

Foto: adnkronos.com

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