Roma, turisti abbandonano il cane in auto. L’animale soccorso da Carabinieri ed ENPA

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Sventata a Roma una ennesima morte annunciata. Una famiglia belga, alloggiata presso un bed and breakfast della città, ha pensato di chiudere il proprio cane all’interno dell’automobile e di cimentarsi, come se nulla fosse, in un giro turistico della Capitale. A lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti del quartiere Prati che avevano notato la presenza dell’animale, un giovane esemplare di spaniel, ed erano giustamente preoccupati. «Ci siamo recati sul posto non appena abbiamo ricevuto la segnalazione – racconta l’Enpa -. Il quattrozampe si trovava all’interno di una monovolume, era abbattuto e aveva il respiro affannato per il caldo, ma non sembrava in immediato pericolo di vita anche se, come abbiamo appreso, si trovava lì dentro da alcune ore. Dei proprietari, ovviamente, nessuna traccia.» Solo l’intervento, immediato, dei Carabinieri del nucleo operativo Trionfale ha permesso di sbloccare la situazione. I militari dell’Arma, infatti, dopo aver allertato i servizi veterinari, sono riusciti a contattare gli incoscienti turisti belgi intimando loro di presentarsi immediatamente sul posto e di liberare l’animale. Al suo arrivo, il capofamiglia ha candidamente ammesso di avere più volte “parcheggiato” il suo cane all’interno dell’abitacolo ed è rimasto esterrefatto nell’apprendere che il suo comportamento, oltre a essere irresponsabile, per la legge italiana configurava un reato. L’animale – ha provato a giustificarsi – aveva a disposizione cibo e acqua mentre i finestrini erano leggermente abbassati per garantire il ricambio d’aria. E invece soltanto una casuale combinazione di eventi ha evitato una conclusione molto più tragica. «Gli animali – spiega l’Enpa – non devono mai essere lasciati all’interno delle automobili, neanche per un tempo ridotto: contro la morte per asfissia non c’è precauzione che tenga. In pochi attimi la temperatura interna dell’abitacolo può schizzare a 70°.» Il cane belga, invece, è stato fortunato. Per lui nessuna seria conseguenza fisica, se non un leggero affaticamento per il caldo riscontrato dal veterinario. «Ringrazio i servizi veterinari per la prontezza del loro intervento ed esprimo la mia gratitudine ai Carabinieri del nucleo operativo Trionfale per la rapidità con cui hanno risposto alla chiamata, per la grande efficienza con cui hanno affrontato e risolto l’emergenza, per la grande umanità dimostrata nei confronti del cagnolino – conclude Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa –. Questa, d’altronde, non è una novità. Già altre volte ho avuto modo di apprezzare la grande dedizione al dovere che da sempre contraddistingue l’operato dell’Arma. A loro, ne sono sicura, va anche la gratitudine di moltissimi cittadini.»

Fonte: enpa.it

Foto: puppydogweb.com

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