La ricerca di un’estetica bellamente italiana, si riconferma propulsore del format Rome is My Runway, lo slogan che per la seconda volta fa da contenitore a un selezionato gruppo di moda emergente.
Grazie al sostegno dei Soci – Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio, Risorse per Roma, Città metropolitana di Roma Capitale -, e al supporto dei Partner Istituzionali e Tecnici, dopo l’edizione esordio, presentata durante la summer edition di Roma Fashion Week, tra gli spazi riqualificati del Pratibus District, la sfilata collettiva promossa da Altaroma torna in passerella. Questa volta lo scenario è l’Ex caserma Guido Reni, headquarter ufficiale della kermesse capitolina, svoltasi dal 23 al 26 gennaio 2020.
Asciari, ChiaraPerrot, Gentile Catone e Sartoria 74, quattro i brand selezionati che lo scorso venerdì 24 gennaio, dalla sala 1 del distretto modaiolo, hanno sfilato proponendo con diverse interpretazioni stilistiche e artigianali, il loro made in Italy, in una preziosa altalena tra tradizione e innovazione.
Asciari
Pietro, Federica e Marta: due fratelli e una madre racchiudono in Asciari, un credo estetico puro e minimalista. Fondato nel 2016 dall’eclettico trio, il brand ruba il nome dal dialetto antico siciliano (la parola asciari significa “cercare, riunirsi, creare un incontro”) con l’intento di plasmare un stile anacronistico e raffinato. Asciari è compendio di due identità culturali geograficamente opposte: la parte creativa si sviluppa a Milano, mentre quella artigianale a Milazzo, comune in provincia di Messina.
Con una veloce parata di otto proposte (selezione imposta per esigenze logistiche dal format Rome is My Runway) durante la kermesse targata Altaroma, presenta Britannica, la linea Autunno-Inverno 20/21 che mostra una versione made in Italy del classico british style. Già dalle prime uscite, i modelli ripercorrono un’idea campestre di eleganza, volta a sintetizzare l’immagine di una donna contemporanea, definita da silhouette over e tinte a contrasto. Un pret à porter sobrio e d’alta gamma, dove capispalla a vestaglia color cammello si alternano, a gilet in tartan e giacconi dal taglio boxy con alamari.
Le gonne a ruota sfiorano la caviglia, alcune volte nuda, slanciata da vivaci ballerine corduroy, altre volte coperta da calosce nere di gomma, complici queste ultime di veicolare l’ispirazione bucolica, in un approccio modaiolo sartoriale e senza orpelli.
ChiaraPerrot
Chiara Perrot è una giovane stilista napoletana, che nel 2012 concretizza nell’eponimo brand, una ricerca estetica calibrata dal giusto equilibrio tra romanticismo e rigore sartoriale. D’adozione francese, la giovane ha alle spalle una laurea in Architettura e una specializzazione allo IED Moda lab di Roma, background formativo che ben si plasma, con la forte passione per le arti, e la voglia smodata di partire con un progetto personale.
Durante la winter edition della Roma Fahion Week, sfila tra gli spazi del Guido Reni District, snocciolando una femminilità briosa e raffinata, con una linea di abiti e completi rigorosamente handmade.
Tagli geometrici e pulizia nelle linee sono il cruccio della designer, e in un misurato gioco di contrasti, le silhouette sono così arricchite da dettagli flamboyant: dagli orli ton sur ton di deliziosi cocktail dress, alle ruches a contrasto che, su maglie in lana, riprendono le fattezze dei fiori.
Gentile Catone
Francesco Gentile e Chiara Catone, coppia nella vita e nel lavoro, a distanza di due anni, tornano a sfilare per la Roma Fashion Week. Nato dalla superba combinazione dei loro cognomi, il brand Gentile Catone, parte nel settembre 2017. Da allora, dopo il debutto ufficiale – tra gli spazi dell’Ex caserma Guido Reni (gennaio 2018), con la presentazione di Electric Dependance -, il duo creativo colleziona successi. Oltre alla linea donna, il brand pescarese, infatti, si arricchisce di una linea childrenswear, appena presentata in anteprima a Firenze, durante l’ultima edizione di Pitti Bimbo.
In Capitale, invece, per il format Rome is My Runway, Gentile Catone presenta la collezione Autunno/Inverno 20-21. Un pret à porter etico, dal richiamo nostalgico e letterario. “Avevo deciso di leggere Corrispondenze di Charles Boudelaire” racconta Chiara nel backstage “quindi l’idea che la natura fosse una foresta di simboli da decifrare, ci ha guidato nella traduzione della capsule”.
Immaginando una natura sensuale ma temibile, l’estro creativo di Gentile Catone va alla ricerca di colori dark, senza mai toglier grazia al romanticismo; meglio stemperarlo con inserti fetish e stampe noir di rami che cercano di afferrarti, insieme a pattern con fiori voluttuosi che potrebbero diventare pericolosi.
Una dolce e tormentata sinestesia che appare nel lettering stampato su maglie e abiti: piangere magia, parlare rose e soffiare sogni. La scelta di materiali naturali e di alta qualità, come seta, cotone organico e lana vergine, conferma invece la visione ethical chic del brand.
Sartoria 74
Francesca Ciccarelli si definisce una sarta. Un’artigiana che a 13 anni, non potendo studiare, inizia subito a lavorare, imparando a cucire i suoi primi abiti su commissione. A Giugliano, comune in provincia di Napoli, oggi ha la sua sartoria, dove produce capi su misura, e lavora per conto terzi.
In un crescendo di attenzione, tramando e savoir-faire, Sartoria 74 rappresenta la sua evoluzione: una voce intrigante e senza tempo pronta ad affacciarsi con grinta nel fashion system. Nato nell’ottobre del 2018, il brand di Francesca Ciccarelli, è alla terza collezione. Lo scorso 24 gennaio, all’interno della collettiva prodotta da Altaroma, la couturier partenopea, segue un’estetica ricercata, immaginando silhouette forti e carismatiche.
Ad aprire lo show, il blazer dress in seta blu elettrico, alza subito il tiro alla presentazione. “Definisco la mia linea un evening, non proprio cerimonia” spiega la Ciccarelli nel backstage “anche se il tailleur è quasi un passe-partout: può essere indossato a lavoro, e poi con gli accessori giusti, anche la sera”. Tagli impeccabili e rigore sartoriale vestono con androginia una donna dinamica, che in un susseguirsi di sete preziose, broccati e paillettes, diventa glamour e iper femminile. Dal mattino alla sera.
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