Lunedì 15 settembre i nostri ragazzi torneranno a scuola ma sono ancora troppi gli Istituti a “rischio”. Le minacce vengono da più parti: dai rischi ambientali a quelli sulla salute, ma il Governo sonnecchia ancora e non sembra che il piano finanziamenti Renzi preveda soluzioni efficaci. Per gli interventi strutturali infatti bisognerà attendere fino al 2015.
Come saranno investiti allora i 3,5 miliardi di euro promessi dal Premier?
Innanzitutto precisiamo che la cifra si è ridotta a 2,2 miliardi per l’anno corrente con l’aggiornamento di fine maggio e sarà ulteriormente abbassata.
Sappiamo solo che il Piano d’intervento scuole di Renzi, divide gli istituti in tre tipologie “scuole belle”, ovvero 7 mila e 770 strutture che non necessitano di troppi interventi, cui andranno 150 milioni di euro; “scuole sicure”, 2400 strutture che riceveranno 400 milioni di euro per 2400 interventi; infine “scuole nuove”, quelle ancora da costruire. Si tratta di 400 cantieri per 122 milioni di euro che arriveranno dallo sblocco del patto di stabilità e non prima del 2015.
A prescindere da come verranno usati i soldi, sembra tuttavia che non ci sia la volontà di far conoscere nel dettaglio quali rischi corrono docenti, alunni e personale scolastico, uno su tutti quelli connessi alla presenza di amianto in quasi tutte le scuole.
Il monitoraggio dell’asbesto ai sensi della legge 257 del 1992 viene effettuato? L’amianto è per caso presente nelle scuole pubbliche e negli edifici di proprietà comunale? Si prevedono bonifiche?
In Italia sono oltre 2.400 gli istituti scolastici contaminati da amianto, e oltre 30.000 studenti e professori a rischio di insorgenza di patologie asbesto correlate. Secondo Legambiente Lazio, sono circa 700 le tonnellate che rivestono i palazzi romani e molte scuole ma i media “allineati” non forniscono molte notizie a riguardo.
Chi si è mosso in maniera concreta è l’Ona, l’Osservatorio Nazionale Amianto che ha eseguito una prima mappatura, dopo aver eseguito diverse segnalazioni. L’associazione, in sede di conversione del decreto del fare il Governo ha messo a disposizione 150milioni di euro per la bonifica delle scuole , affinché il Sindaco Marino entro il prossimo 15.09.2014, presenti alla Regione Lazio i progetti esecutivi per bonificare i siti scolastici della Capitale dove è ancora presente amianto.
A seguire, la mappatura provvisoria delle scuole romane, diffusa dall’Ona grazie alle segnalazione pervenute presso lo sportello online “osservatorioamiantomail.com”.
MUNICIPIO II – Esposizione all’amianto per i ragazzi che frequentavano l’Istituto Scolastico Religioso Villa Flaminia, per il fatto che le vicine installazioni del Ministero della Difesa avevano presenza di amianto.
Il Tribunale emise una condanna alla bonifica.
MUNICIPIO IV – A Settebagni, la scuola primaria Giovanni Paolo I, sita in Via dello Scalo, che deve essere ancora bonificata dalla presenza di amianto, che si aggiunge ai problemi strutturali e di degrado, alla presenza di eternit. Non pare che la bonifica sia stata ultimata.
MUNICIPIO VI – Anche nell’ex biblioteca di Via Attilio Moti al Pigneto era stata segnalata presenza di amianto, che è stato da poco bonificato.
Il problema è riemerso con la scuola Enrico Toti, dove è stata segnalata presenza di amianto.
Non pare che il minerale sia stato rimosso e c’è il rischio che l’ex biblioteca rimanga abbandonata.
MUNICIPIO VIII E GUIDONIA – Via della Tenuta del Cavaliere, a Lunghezza, oltrepassa il confine con l’VIII circoscrizione, quella delle Torri. Qui c’è la discarica illegale, con presenza anche di amianto.
Gli stessi materiali in amianto si trovano più a nord, in zona Guidonia Montecelio, a Santa Lucia di Mentana.
MUNICIPIO X – Il quartiere Tuscolano ha visto da poco la bonifica della stazione ferroviaria, e c’è la presenza di amianto in diversi altri siti.
MUNICIPIO XII – Al Municipio XII, se si parla di amianto, occorre tener presente non solo la questione del Velodromo, per la quale c’è stato il rinvio a giudizio da parte del Tribunale di Roma, ma si deve tener conto anche che a Tor de’ Cenci si sono da poco tenuti i lavori di bonifica della scuola Santi Savarino, nel cui giardino era stato rinvenuto amianto: partendo dalla segnalazione di un dirigente scolastico, l’istituto aveva avvisato l’amministrazione comunale.
Ci sono stati diversi ritardi nella bonifica.
MUNICIPIO XVI – L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni si sono fatti portatori delle istanze delle mamme dei bambini esposti all’amianto nell’asilo nido Cocco e Drilli.
Sulla questione intervenne anche l’allora consigliere comunale, ora consigliere regionale, On.le Fabrizio Santori, il quale si associò alla richiesta dell’Avv. Ezio Bonanni per la bonifica del sito.
Ad oggi la Procura della Repubblica non ha assunto alcun provvedimento. (Fonte: Osservatorio Nazionale Amianto)
di Simona Mazza
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