Il seggiolino antiabbandono è entrato in vigore con la legge 01/10/2018 n° 117 – G.U. 12/10/2018 che ha modificato il precedente art. 172 del Codice della Strada. Dopo un anno, è stato firmato dalla Ministra delle Infrastrutture il decreto che lo renderà obbligatorio dalla fine di febbraio 2020 per tutti i bambini di età inferiore ai 4 anni.
Le funzioni del seggiolino antiabbandono
I nuovi seggiolini dovranno uscire dalle case produttrici dotati di particolari sensori acustici e visivi che segnalino la presenza a bordo del minore. Tali avvertimenti dovranno essere percepibili tanto all’interno quanto all’esterno dell’abitacolo.
Il meccanismo sarà in grado di attivarsi automaticamente e potrà essere collegato direttamente al seggiolino oppure all’auto o essere del tutto autonomo da entrambi.
Quindi, si potranno acquistare seggiolini nuovi già dotati degli strumenti antiabbandono oppure il solo dispositivo. La legge prevede che il sistema invii dei messaggi e delle chiamate direttamente sul cellulare dei genitori. La problematicità aperta è che i telefoni potrebbero essere scarichi oppure essere in una zona senza segnale – ipotesi remote, ma comunque da tenere in considerazione.
Tutte le informazioni utili
Tutte le famiglie, con un bambino di età uguale o inferiore ai 4 anni, dovranno dotarsi di un seggiolino o di un dispositivo antiabbandono dopo 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto ministeriale. In questo caso, il limite è fissato alla fine di febbraio 2020, come suddetto.
Per chi non si doterà di questi mezzi sono previste multe da un minimo di 81 euro a un massimo di 326 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente di guida.
Molti dei più noti brand per bambini – come l’Inglesina e la Chicco – hanno già messo in commercio il loro dispositivi antiabbandono con prezzi che variano tra i 40 e i 70 euro.
Per il momento si consiglia di posticipare l’acquisto dei seggiolini all’uscita del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, dove saranno indicati nel dettaglio le caratteristiche dei modelli a norma di legge.
In più, la legge 117/2018 prevede dei contributi a carico dello Stato per l’acquisto dei dispositivi a norma, ma occorrerà aspettare la Legge di Bilancio per quantificare l’ammontare e i soggetti che ne beneficeranno.
La norma nasce dall’esigenza di scongiurare più tragedie possibili, visti i recenti casi di cronaca. Dal 1998 in poi sono state nove le morti in Italia di bambini dimenticati in auto. Tutte le volte la stessa tragica storia. I genitori pensavano di aver lasciato il bambino all’asilo e, invece, era rimasto lì, legato al seggiolino nella parte posteriore della vettura. Il Decreto parte proprio dal bisogno di prevenire questi decessi e garantire il massimo della sicurezza ai minori in macchina.
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