Si è aperta sabato la seconda edizione della manifestazione Florens, Biennale Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali. La manifestazione, che durerà fino all’11 novembre, prevede oltre 40 tra convegni e tavole rotonde e 7 lectio magistralis, di giorno in giorno incentrate su argomenti differenti sempre legati al tema di quest’anno: Cultura qualità della vita.
In particolare, secondo quanto afferma la stessa Fondazione Florens in un comunicato stampa, lo scopo sarà “Far emergere il concetto di local e di identity: è la differenziazione che crea economia. Con i suoi prodotti culturali (arte, letteratura, moda, gastronomia, design, archeologia, paesaggio) l’Italia, infatti, promuove e vende anche un pezzo della propria cultura e della propria identità, che sono un valore aggiunto a tutti i suoi prodotti. Le ricerche del Forum dimostreranno che non è abbassando i costi di produzione che l’Italia si può fare spazio nei mercati internazionali, ma attraverso la valorizzazione e l’identity dell’ hand made in Italy”. L’inscrizione ai convegni è gratuita fino ad esaurimento posti ed è possibile compilando il form sul sito dell’evento http://www.fondazioneflorens.it.
Per chi invece preferisse la cultura da “toccare con mano” ci pensa Mimmo Paladino, lo scultore artefice della monumentale installazione visibile a partire dallo scorso 3 novembre in piazza Santa Croce. La sua site specific è una croce monumentale di 80×50 metri realizzata con più di 50 blocchi di marmo proveniente dalle cave di Carrara, di forme, colori e dimensioni diverse. Su ogni blocco l’artista ha inciso simboli e segni della cultura cristiana invitando i visitatori a toccare l’opera per poterla “vivere”. L’immensa croce è stata posta su un manto di ciottoli bianchi che ha ricoperto quasi l’intera piazza, un po’ a ricordo della Montagna di sale che sempre Paladino aveva innalzato nel 1995 a Napoli, in piazza Plebiscito, poi razziata dagli abitanti della città per questioni scaramantiche.
Alla croce del Paladino fanno da contrappunto all’interno del battistero e in un formato decisamente più classico i tre crocefissi lignei di Donatello, Michelangelo e Brunelleschi per la prima volta visibili in contemporanea.
Piazza San Giovanni è stata invece ricoperta di oltre 70 ulivi secolari disposti a scacchiera. L’installazione di arredo urbano, secondo gli ideatori Pino Brugelis e Sergio Risaliti, vuole richiamare l’immagine dell’orto dei Getsemani delle antiche Scritture ed allo stesso tempo richiamare l’attenzione sull’importanza dell’ulivo come bene agroalimentare per la regione Toscana.
Anche se non appartenete al settore Florence 2012 sembra dunque valere una passeggiata.
di Claudia Durantini
foto: ansa.it
Scrivi