Serie A: ancora incertezza sulle partite da recuperare

Il massimo campionato di calcio italiano si trova da alcune settimane a dover fare i conti con l’emergenza Coronavirus e con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della pubblica sicurezza. La decisione della Lega Calcio di rinviare sei gare del turno appena concluso (compresa Sampdoria-Verona, inizialmente prevista per questa sera) in aggiunta alle quattro del turno precedente, ha destato enormi perplessità nei tifosi e nelle Società stesse.

L’Assemblea di Lega, convocata per mercoledì prossimo, dovrà fare di tutto per prendere decisioni precise sulle date nelle quali verranno recuperati i match. La prima indicazione era stata quella relativa alla data del 13 Maggio, con conseguente slittamento della finale di Coppa Italia al 20 dello stesso mese. Tale soluzione è stata però da subito ampiamente contestata in quanto porterebbe alcune squadre a dover fronteggiare, nel finale di stagione, un calendario stracolmo di impegni ravvicinati, rischiando così di creare un significativo squilibrio di dispendio fisico e mentale rispetto agli avversari. Ad esempio l’Inter, in caso di raggiungimento sia della finale di Coppa Italia che di Europa League, sarebbe costretta a giocare otto partite nel giro di venticinque giorni nel mese conclusivo del campionato, in un momento nel quale potrebbe verosimilmente essere ancora in piena lotta scudetto con Lazio e Juventus.

Le possibili soluzioni in gioco

Oltre alla già citata possibilità di recupero per metà Maggio, stanno emergendo in questi giorni nuovi scenari. Uno di questi è relativo al tentativo di giocare il big match Juve-Inter nel mezzo di questa settimana, spostando le semifinali di Coppa Italia. Soluzione questa, sponsorizzata dai vertici della Lega e dal Presidente del CONI Giovanni Malagò, ma già bocciata dal club meneghino in quanto in tal caso lo stadio sarebbe precluso ai tifosi provenienti dalla Lombardia, in osservanza delle misure restrittive per il virus. Una delle strade maggiormente percorribili sembra a questo punto quella della disputa nel prossimo fine settimana delle gare in sospeso, spalmate tra sabato, domenica e lunedì, con il calendario della Serie A che andrebbe a slittare per concludersi il 13 Maggio.

Il braccio di ferro tra le Società

A tal proposito non mancano neanche le schermaglie tra i dirigenti delle squadre interessate. L’iniziale decisione di rinviare i match della ventiseiesima giornata era stata fortemente appoggiata dal Presidente della Juventus Andrea Agnelli, probabilmente preoccupato per l’importante perdita economica degli incassi al botteghino qualora la gara con i nerazzurri si fosse giocata a porte chiuse. Non si era fatta attendere la stoccata dell’AD dell’Inter Giuseppe Marotta, il quale aveva parlato di “campionato falsato”, generando così la reazione del Presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, che precisava come fosse stato proposto ai nerazzurri di giocare il big match lunedì sera anziché domenica, ma che anche questa chance era stata scartata dalla Società milanese. Seguiva infine contro-replica di Marotta, incredulo di come si potesse pensare che la situazione Coronavirus sarebbe potuta migliorare ad un giorno di distanza.

Stadi aperti al Sud, stadi chiusi (forse) al Nord

L’altro grande squilibrio di questa vicenda. Nella prossima giornata di campionato cinque gare si disputeranno quasi certamente a porte chiuse (Verona-Napoli, Bologna-Juve, Inter-Sassuolo, Atalanta-Lazio e Spal-Cagliari), mentre le altre saranno giocate con la presenza del pubblico. Tra queste ultime curiosamente non compaiono solamente partite da disputare al Centro e al Sud, ma anche gare come Genoa-Parma e Torino-Udinese, non interessate dal decreto di chiusura degli impianti sportivi. Si può intuire a questo punto, come tale situazione, se l’allerta Coronavirus dovesse proseguire ancora a lungo, porterebbe a significativi squilibri economici anche tra le compagini delle diverse zone d’Italia, con la perdita degli introiti derivanti dal botteghino che andrebbe ad incidere ulteriormente sulla già complicata situazione finanziaria di alcune Società del nostro campionato.

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.