Giornata 31. Serie A con qualche verdetto in più, qualche tonfo che fa rumore e una lotta al vertice che può ancora regalare sorprese.
La lotta scudetto
E cominciamo proprio dalla vetta. Juve e Napoli, entrambi vincenti, entrambe con un media punte super ma che fatica a battere Benevento e Chievo. Nell’anticipo di sabato i bianconeri sono andati due volte in vantaggio sempre raggiunti da un indomito Benevento grazie alla doppietta di Diabaté, il francese messo sotto contratto a gennaio senza squadra per via di un infortunio. Cinque partite e cinque gol, non male la media di questo ragazzo: il dubbio che sia troppo tardi per la compagine campana. Dicevamo della Juve: i bianconeri sono apparsi stanchi, alcuni uomini, come Marchisio, non in forma e a cui manca il ritmo partita, il peso del risultato in Champions ha probabilmente pesato sull’inizio gara della squadra di Allegri. Il merito della Juve è che poi alla fine riesce sempre a portare a case anche quelle partite in cui fatica, sintomo di compattezza e classe dei suoi uomini che riescono sempre a trovare le giocate giuste, anche di rigore. Diverso il discorso per il Napoli che ha dominato la gara senza trovare il vantaggio e andando addirittura in svantaggio contro il Chievoverona grazie ad un fulmineo contropiede degli scaligeri favorito da un errore dei partenopei. Dopo l’ingresso di un centravanti vero, Arcadius Milik, il Napoli è riuscito all’ultimo respiro a ribaltare la partita grazie allo stesso polacco e al primo gol stagionale di Diawara. “Vittoria sacrosanta” – ha commentato Maurizio Sarri a fine partita. Il sogno azzurro continua ma con una Juve che molto probabilmente non avrà più l’impegno Champions sarà ancora più dura.
Corsa alla Champions: due posti per tre pretendenti
Ancora più complicata ed equilibrata la corsa Champions che dopo il pareggio di ieri vede il Milan quasi escluso ma le sconfitte contemporanee di Roma ed Inter hanno portato la Lazio di Inzaghi al terzo posto in compagnia dei giallorossi e davanti la squadra nerazzurra. E domenica prossima c’è il derby di Roma. La squadra di Eusebio Di Francesco ha letteralmente regalato la prima mezz’ora di gioco ad una Fiorentina ordinata e vivace andata facilmente avanti sul 2 a 0 pur non creando altre occasioni. Roma sì pericolosa ma mai concreta. Occasioni per Dzeko e grandi parate di Sportiello, traversa di Schick, 21 tiri contro 3, non hanno prodotto nel secondo tempo la rimonta sperata. Ai giallorossi rimane la grande fatica nel concretizzare in zona gol, vero tallone di Achille di questa stagione. E se Alisson non fa più miracoli… allora diventa tutto più difficile anche perchè la Lazio di Simone Inzaghi vola: rimonta a Udine e vittoria che permette ai biancocelesti di affiancare in classifica i giallorossi anche grazie alla sconfitta dell’Inter di Spalletti a Torino. Sconfitta simile per molti versi a quella della Roma: nerazzurri in comando del gioco per tutta la partita, grandi occasioni e grandi parate di Sirugu hanno sbarrato la strada della vittoria. Ringrazia il Toro di Mazzarri che porta a casa la vittoria contro l’Inter in casa dopo l’ultima ottenuta con il compianto Mondonico in panchina nel lontano 1994.
Europa League
Il Torino rimane quindi in scia per un posto in Europa League insieme ad un deludente Milan, la Sampdoria, la Fiorentina e l’Atalanta. A sette giornate dal termine tante squadre per in lizza per un solo posto.
La bagarre per la salvezza
Ancora più avvincente appare la lotta per la salvezza dopo le vitali ed importantissime vittorie di Verona e Crotone contro Cagliari e Bologna. Al momento proprio i sardi appaiono squadra in crisi e sono stati risucchiati nella lotta dopo tre sconfitte consecutive. Invischiato anche il Chievo che sembrava avesse esonerato Maran questa mattina. Il tecnico degli scaligeri, però, ha diretto l’allenamento, l’esonero (assurdo per chi scrive in questo momento) sembra essere scongiurato.
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