La 12^ giornata del campionato di Serie A offre spunti interessanti sulle maggiori squadre che si contendono un posto in Europa. Con la partita Milan – Juventus ancora da disputare, le protagoniste della giornata sono Inter, Roma e Lazio. L’Inter perde 4-1 contro una strepitosa Atalanta fermandosi al terzo posto con 25 punti e la Roma con la vittoria per 4-1 sulla Sampdoria risale la classifica raggiungendo il sesto posto con 19 punti. La stagione altalenante di entrambe le formazioni lascia più di uno spiraglio su un campionato aperto e in continuo divenire. A far sorridere la Roma è anche e soprattutto il pareggio della Lazio adesso a tre sole lunghezze.
Prima di analizzare le partite di Roma, Inter e Lazio facciamo il punto sugli anticipi della giornata
Frosinone-Fiorentina è il primo anticipo della 12^ giornata del campionato di Serie A. La Fiorentina continua ad essere in difficoltà, non riesce più a vincere e si accontenta di un altro inutile pareggio. La squadra di Pioli dopo essersi portata in vantaggio, non senza difficoltà, al 47’ con Benassi si lascia raggiungere dal Frosinone che pareggia quasi a match terminato (89’) con un bel gol da fuori area di Pinamonti.
Se la Fiorentina (17 punti) pareggia, il Torino perde (1-2) contro il Parma e resta a 17 punti fallendo il sorpasso in classifica proprio sulla squadra di Pioli e lasciandosi raggiungere in classifica proprio dai gialloblu. Il Parma centra subito l’obiettivo e si porta in vantaggio con la rapidità di Gervinho che brucia tutti in area. Il gol spegne il Torino e galvanizza gli ospiti che approfittando del momento favorevole raddoppiano con Inglese (25’). Prima della fine del primo tempo il Torino riapre la partita con il gol di Baselli (37’) e continua a cercare almeno il pareggio per tutta la ripresa, ma l’azione più pericolosa è ancora sui piedi di Inglese che questa volta però non trova la porta ma la traversa. La partita è vivace ma il Parma controlla e si aggiudica i tre punti.
Un altro pareggio arriva nel match tra Spal e Cagliari (2-2). Nel primo tempo la Spal controlla senza troppe difficoltà segnando addirittura dopo appena 3’ con Lazzari. Il Cagliari non riesce a reagire e i padroni gestiscono il vantaggio, raddoppiando poi nella ripresa (71’) con Antenucci. Nel giro di tre minuti il risultato cambia ancora due volte con un sorprendente Cagliari che improvvisamente raccoglie le energie accorciando le distanze con Pavoletti (73’) per poi pareggiare poco dopo (76’) con Ionita. Gli ospiti cercano il tris ma sprecano qualche occasione nel finale accontentandosi di un pari show in rimonta.
Chi non si accontenta è il Napoli. Dopo un avvio sprint della squadra di Ancelotti che con un po’ di sfortuna coglie il palo con Insigne, il Genoa alza la testa e si spinge in avanti con veemenza trovando il gol del vantaggio (20’) con Kouamè che di testa sovrasta tutti. Il Napoli è comunque in partita e già prima dello scadere della prima frazione di gioco e vicinissimo al pareggio, pareggio che arriva nella ripresa sotto il diluvio e dopo una interruzione di 12 minuti per le pesanti condizioni del campo. Dunque né il Genoa né il campo riescono a fermare il Napoli che riapre il match con Ruiz e lo chiude all’86’ con la sfortunata autorete di Biraschi. La mentalità vincente è ormai entrata nel DNA del Napoli che, in attesta del posticipo Milan-Juventus, si porta a -3 dai bianconeri.
A sorprendere è la pesante sconfitta dell’Inter. La squadra di Spalletti non entra mai in partita e soccombe sotto i colpi di una straordinaria Atalanta. Gli orobici partono con una marcia in più e dopo il bellissimo quanto pericolosissimo tentativo di Zapata, si portano in vantaggio (9’) con Hateboer. I nerazzurri soffrono in tutte le zone del campo e l’Atalanta ne approfitta costringendo prima D’Ambrosio al quasi autogol, sventato da un palo miracoloso, e poi Handanovic con molte parate decisive soprattutto sui tentativi dell’agguerrito Ilicic. Nella ripresa non cambia molto, l’Inter pareggia con Icardi su calcio di rigore, ma i padroni di casa non si lasciano sorprendere e continuano a giocare mostrando qualità e superiorità. Una superiorità che si palesa con il raddoppio (62’) di Mancini. L’Inter non riesce a reagire e l’Atalanta dilaga con il tris (88’) di Djimsiti e il quarto gol (94’) di Gomez. Giornata da dimenticare per i nerazzurri surclassati dal poker dell’Atalanta.
Dopo due anni la Roma ritorna a giocare all’Olimpico domenica alle 15 ed esalta l’evento con una straripante vittoria, rifilando 4 gol alla Sampdoria. È proprio la Sampdoria a mostrarsi subito più propositiva in attacco anche se il match stenta a decollare. Dopo un primo momento di studio i giallorossi pendono le misure e con Pellegrini iniziano a far girare palla con maggior concretezza sino a sbloccare il risultato al 20’ con il bel colpo di testa di Cristante sugli sviluppi di un corner, appoggiato in rete da Juan Jesus. La reazione della Sampdoria non si fa attendere e al 32’, sugli sviluppi di una punizione, costringe Kolarov all’ “autopalo”, errore nella respinta ma che brivido. Dopo la grande paura arriva anche il palo clamoroso di Kluivert (tra i migliori in campo) nella porta giusta questa volta, dopo una bella azione in solitaria. Dopo un buon primo tempo, combattuto e con tanti capovolgimenti di fronte, la Roma chiude in vantaggio. Nella ripresa i giallorossi continuano ad affacciarsi in avanti sempre con grande pericolosità ma al 54’ la Sampdoria ottiene un discutibilissimo calcio di rigore annullato dopo aver consultato il VAR. Ancora una volta, dopo una grande paura, la Roma si porta nella metà campo avversaria e dopo una bella azione corale raddoppia (59’) con l’atteso Schick. La Roma domina il match con disinvoltura e ottiene un calcio di rigore ma c’è ancora la consultazione del VAR che ancora una volta annulla la decisione di Irrati. La Roma è ancora viva e continua a giocare con grinta e carattere portandosi meritatamente sul 3-0 con il bel gol di El Shaarawy: Stephan lanciato in area si fa prima fermare dal portiere per poi recuperare la palla e infilarla sotto il sette con un bellissimo pallonetto a giro. Dopo il gol di Schick arriva anche la rete di un altro ex, Defrel che sigla il gol della bandiera a match ormai terminato (89’). La Roma non ci sta e nei minuti di recupero (93’) cala il poker con la doppietta di El Shaarawy. Partita bella e intensa dominata dai giallorossi che chiudono i giochi sul 4-1.
Gli altri due match delle 15 terminano con una vittoria e un pareggio. Il pareggio è quello tra Chievo e Bologna (2-2). È ancora Santander a trascinare il Bologna con un bel gol dopo 3’ di gioco. L’attaccante è sempre più protagonista in campionato. La rete subita sveglia il Chievo ma gli attacchi degli ospiti sono sempre più pericolosi e i padroni di casa faticano a trovare il gol del pareggio che arriva al 20’ con il calcio di rigore trasformato da Meggiorini. La partita è ancora in bilico e allo scadere del primo tempo Obi (45’) raddoppia per il Chievo, per il meritato sorpasso in rimonte. Nella ripresa il Bolognaa ritrova il passo e reagisce con Orsolini che pareggia (56’). Entrambe le squadre continuano a creare occasioni pericolose ma le forze si equivalgono e non si va oltre il pareggio (2-2) dopo un match divertente e ricco di emozioni.
A vincere un po’ a sorpresa, per quanto visto sul terreno di gioco, nell’ultimo match delle 15:00, è l’Empoli. L’Udinese è subito più aggressiva e pericolosa, guidata come ormai di consueto da uno scatenato De Paul. Ai bianconeri manca solo il gol, Lasagna coglie la traversa e Pusetto, poco dopo, sbaglia una occasione d’oro d’un soffio. Il gol è nell’aria ma nonostante un vero e proprio tiro al bersaglio i bianconeri non riescono a sbloccare il risultato. Il gol è comunque nell’aria solo che a segnare, un po’ a sorpresa, è l’Empoli (41’) che dopo aver subito il gioco degli avversari si porta in vantaggio con Zajc. Il gol lascia i suoi strascichi anche nella ripresa e l’Empoli ne approfitta per raddoppiare (51’) sugli sviluppi di un corner, con Caputo che coglie la traversa e segna. I due gol subiti inevitabilmente spengono l’Udinese che non riesce a trovare la giusta reazione ma ottiene un calcio di rigore spedito da De Paul oltre la traversa. L’Udinese ci crede nel finale e dopo un minuto (81’) accorcia le distanze con Pusetto. La reazione è ottima ma tardiva, agli ospiti, infatti, non riesce la rimonta in un match sempre in bilico e vinto, un po’ a sorpresa, dall’Empoli.
Giornata no anche per la Lazio che si ferma sul campo del Sassuolo. È il primo pareggio stagionale per la squadra di Inzaghi che rosicchia un solo punto. La partita si mette subito bene per i biancocelesti che trovano il vantaggio dopo 7’ con la rete di Parolo ma la gioia dura poco perché prima della mezz’ora il Sassuolo risponde con il pareggio di Ferrari. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra ma sotto porta la concretezza si è esaurita con le due reti del primo tempo che sono anche le uniche del match. La Lazio è ancora quarta in classifica ma adesso la pressione si fa sentire soprattutto perché ad un solo punto c’è il Milan che deve ancora affrontare la partita complicatissima contro la Juventus, con Roma e Sassuolo pronte all’assalto (19 punti).
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