Serie A: Tanti goal, ma tutto come prima. Si chiude senza sorprese il 2013

palloneinvernaleserieaLa giornata si apre con un Livorno-Udinese che ha poco da dire, conclusosi con un 1-2 in favore degli ospiti. I toscani navigano in acque sempre più tempestose, dopo aver incassato i due goal bianconeri (firmati Lopez ed Heurtaux), che hanno reso inutile la rete del momentaneo pareggio di Siligardi. Dal canto suo, anche la formazione friulana se la passa male, a confronto con le passate stagioni, guidando la classifica dalla parte sbagliata del tabellone.

Alle 20.45, in scena a Cagliari una partita non molto spettacolare tra i padroni di casa e il Napoli di Benitez. Accade tutto nel primo tempo. Il match si apre con la rete di Nenè, che trova il colpo vincente dopo una bella azione manovrata dei rossoblu. Risponde, una ventina di minuti più tardi, il solito Pipita Higuain, su rigore, portando il risultato sul definitivo 1-1. Non molto più emozionante  la gara dell’ora di pranzo tra Bologna e Genoa. Partita sbloccata al minuto 57, con un sinistro magico del solito Diamanti, che regala agli emiliani la gioia dei tre punti, che mancavano, in casa, dal 27 di Ottobre. Poco male per i genovesi, che si godono il loro nono posto, con la speranza di raggiungere una salvezza tranquilla. La giornata continua con 4 match esplosivi, di cui 3 conclusi sul risultato di 4-1.

Le teste di serie del campionato continuano a macinare punti e schiacciare squadre non all’altezza delle loro capacità tecnica. 1-4 tra Atalanta e Juventus, con i padroni di casa che giocavano con una maglietta speciale, che richiamava i colori del Natale, i cui incassi ottenuti dalla vendita verranno devoluti in beneficenza. Ma le belle iniziative dei bergamaschi si fermano qui. La partita si apre col goal di Tevez, al sesto minuto, a cui risponde Maxi Moralez, per un 1-1 che durerà fino all’avvio della ripresa. Pogba scarica in rete per l’avvio della rimonta bianconera, che continua con Llorente (75°) e Vidal (79°). La Vecchia Signora resta inchiodata al primo posto, dopo aver centrato la nona vittoria consecutiva in campionato. Non sta a guardare la seconda in classifica Roma, che schiaccia il Catania fanalino di coda con il secco risultato di 4-0 (Benatia, Destro, Benatia, Gervinho). Brutto primo tempo dei giallorossi, nonostante il vantaggio, secondo tempo stellare. Partita che poteva finire con un risultato più pesante, se non fosse stato per qualche svista dell’arbitro e per un Gervinho veramente impreciso e poco freddo, che trova il goal solo grazie a tanta fortuna.

I capitolini, comunque, sognano in grande, aspettando lo scontro diretto a Torino del 5 Gennaio. Dall’altra parte del Tevere, c’è tanta delusione e amarezza, almeno fra i tifosi. Ennesima prova imbarazzante della Lazio, massacrata per 4-1 dall’Hellas Verona, autore di un campionato, fin qui, meraviglioso. Al goal di Toni, frutto di una imperdonabile disattenzione difensiva, risponde Biglia, al primo centro in Italia. Immediatamente, il Verona torna in vantaggio, con Iturbe, che beffa un colpevolissimo Marchetti direttamente da calcio di punizione. Poi, i padroni di casa dilagano, con Romulo e di nuovo Toni, concludendo l’anno al nono posto e facendo tornare a Roma una Lazio impalpabile con la testa bassa e la coda fra le gambe. L’altra squadra di Verona incassa 4 reti dai padroni di casa del Torino, nonostante il vantaggio iniziale firmato Thereau.

I granata, grazie alle due reti di Immobile, seguite da quelle di Vives e Cerci, si portano al settimo posto, sognando un’Europa che manca da tantissimo tempo. Male il Chievo, che ha solo un punto di vantaggio sul terzultimo Sassuolo, uscito sconfitto dalla gara casalinga contro la Fiorentina. I viola trovano i tre punti di misura, grazie, ancora una volta, ad un ispirato Pepito Rossi. Partita molto sofferta, con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto, chiusa dal nazionale azzurro al minuto 82. Tra Samp e Parma finisce, invece 1-1, senza troppe emozioni, con il goal di Eder per i blucerchiati e quello di Lucarelli per i gialloblu. Evento della giornata, il derby di Natale fra Inter e Milan. Nonostante le attese, la partita si gioca più sull’istinto, la caparbietà e la voglia di vincere che sulla tattica, cosa che rende la partita molto maschia e poco spettacolare.

Partita che vede i rossoneri, forse, giocare più a calcio dei cugini, ma, a 20 minuti dalla fine, le gambe non reggono più e ne approfittano i nerazzurri, che vanno in vantaggio dopo una magia di Palacio, che di tacco porta a casa la prima vittoria dell’Inter di Thohir, festante in tribuna. Inter che avrebbe anche da recriminare per un rigore clamorosamente netto non concesso. Da segnalare anche l’espulsione di Muntari, nel finale, dopo uno scatto d’ira ai danni di Kuzmanovic, forse un po’ troppo severa. Con il derby di Milano, si chiude un anno ricco di emozioni per tutti gli innamorati del calcio: la sorpresa Roma ed il bel Napoli formato europeo di Benitez, non fungono da diga ad una devastante Juventus, sempre più saldamente in testa alla classifica. Il 2013 ha sorriso all’Hellas Verona, al Torino e alla Fiorentina, che dopo anni di calvario sentono il profumo d’Europa. Con questa classifica ci diamo appuntamento con il campionato, nel 2014.

di Daniele Pizzonia

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