La posh spice Victoria delizia il bel marito David Beckham con calienti completini intimi da sexy shop. Certo, Mr. Beckham è probabilmente il sogno erotico di tante donne, ma mi domando se sia proprio necessario che sua moglie spenda e spanda in reggicalze e altri ammennicoli per vivacizzare la vita sotto le lenzuola. Del resto basta accendere la TV per vedere a tutte le ore donne poco vestite: il corpo è sempre più esibito, quasi strombazzato direi , e dunque sembra che da solo non basti più. Ci vuole il companatico: il pizzo, il frustino, il tacco 12, il baby doll e chi più ne ha più ne metta. Per carità, nulla di male, un po’ di frivolezza ogni tanto fa bene anche allo spirito. Però mi sorge spontanea una domanda: ma ci avete mai fatto caso che è sempre la donna ad agghindarsi? In tutta sincerità, non credo che un uomo accetterebbe di indossare gli orpelli in cui ci strizziamo noi. E del resto il mercato dell’intimo maschile è decisamente più monocorde: slip, boxer aderente o vaporoso, tanga, perizoma, canotta a costine o liscia, magari a rete per serate frizzanti, ma in fondo sempre di mutande e maglia della salute si tratta. Eppure non è una questione di vanità: anche l’uomo è attento al suo aspetto. Qui si tratta proprio di un fatto culturale. La donna, da sempre preda nell’immaginario maschile, è in realtà la vera cacciatrice. E infatti il marketing dell’intimo la dota di tutte le armi per cacciare. Non dovrebbe mancare nulla per condurre una sana e felice vita sessuale, invece sempre più spesso leggiamo del malessere che si nasconde tra le lenzuola. Tante sono le tecniche che nascono per ritrovare l’appagamento sessuale e crescente è il numero di centri specializzati in queste problematiche. Tutti questi effetti speciali, forse, così speciali non sono. E allora voglio suggerire alla signora Beckham e a tutte le coppie innamorate una ricetta che, secondo me, è infallibile: la pasta in bianco. L’avrete mangiata anche voi e forse qualcuno l’avrà trovata poco saporita. Certo, una bella amatriciana o un ragù bolognese sembrano decisamente più appetibili. Ma se ci pensate un attimo capirete che il sugo è una piccola menzogna: se anche la pasta non è della migliore qualità c’è il suo gusto a nasconderlo. Provate invece a cucinare una buona pasta in bianco: prendete gli spaghetti trafilati al bronzo, quelli essiccati lentamente, cuoceteli nell’acqua di fonte, salata al punto giusto… dovrete mettere un pizzico di sale in più che esalta il sapore dello spaghetto e scolare rigorosamente al dente. Nel frattempo, a parte avrete fatto sciogliere il burro, quello d’alpeggio, che sa di erbe. Aggiungete anche qualche foglia di salvia. Ora mischiate il burro in una terrina con lo spaghetto al dente e, mi raccomando, non troppo scolato perché dovrete aggiungere anche una generosa grattugiata di parmigiano, di quello DOC, stagionato, che assorbe molta acqua. Infine, se vi piace, concludete con una spolverata di pepe nero, pestato al momento così sprigiona tutto il suo aroma. Lo sentite il profumo? Ecco, questa è la ricetta per la felicità sotto le lenzuola: lei, lui, i loro corpi e il loro desiderio vibrante. E basta. Non serve altro, se c’è attrazione. Insomma, parafrasando una famosa frase di Verdone: “famolo semplice!”.
Daniela Leonardi
Foto: www.babble.com
Per la ricetta della pasta in bianco: Youtube canale “maddalena 61” video 73
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