Nella tanto attesa conferenza stampa di Beppe Signori, riguardo il calcioscommesse, l’ex bomber di Lazio, Sampdoria e Bologna, dopo essere scoppiato in lacrime ha spiegato che lui ha sempre scommesso, non lo nega, ma sempre in modo legale, senza invischiarsi con alcuna associazione a delinquere. Nel famoso incontro con i commercialisti gli fu chiesto solo di fare da garante, affinché si potessero contattare i giocatori di A, ma lui rifiutò, essendo la cosa poco legale e non essendo lui interessato. Dopo quell’incontro, non ce ne sono stati altri e il suo nome tra l’altro non appare nelle intercettazioni. Insomma, Signori è apparso come una persona che è una vittima, che è stato fregato da altre persone che hanno approfittato di una sua ingenuità. Dove stà la verità? Solo le indagini potranno appurarlo, di certo fa male vedere ancora sotto le luci delle indagini e del tribunale il calcio, che ancora si stava leccando le ferite dopo Calciopoli. E se allora la pillola fu meno amara grazie alla coppa del mondo, questa volta non ci sono gli azzurri che alzano la coppa. Signori è stato un grande calciatore, osannato prima dalla tifoseria biancoceleste, poi – dopo una parentesi a Genova – amato anche dai rossoblu bolognesi. Le persone che amano questo sport sperano che oggi quel Beppe che ha fatto divertire negli anni 90, oggi non abbia versato lacrime da coccodrillo, che non abbia tentato l’arma della simulazione per avere un rigore. Sperano che lui sia stato sincero e che agirà con lo stesso faiplay con cui scendeva in campo, aiutando la giustizia per trovare la verità.
Paolo Damiano
Foto: sport.sky.it
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