Stiamo facendo il possibile per far fronte all’emergenza e aiutare tutti i cittadini che hanno bisogno”. Così Alberto Silvestri, sindaco del Comune di San Felice sul Panaro, una realtà che, insieme a quella di Finale dell’Emilia, ha riscontrato numerosi danni dal terremoto che nella notte tra sabato e domenica ha scosso la regione.
“Finora – aggiunge il primo cittadino – nei centri di accoglienza allestiti ospitiamo circa 400 persone, ma il numero dei cittadini che non possono o non vogliono rientrare nelle rispettive abitazioni sta crescendo. E’ vero – spiega – che molti hanno lasciato il paese e sono stati ospitati lontano da San Felice a casa di amici e parenti, ma il nostro pensiero in questo momento è rivolto a chi questa notte si rivolgerà ai centri di accoglienza, è difficile dormire in macchina”.
Per il sindaco il problema è anche un altro, quello dell’approvvigionamento delle derrate alimentari: “tutti i supermercati sono chiusi e molti sono anche crollati – continua Silvestri -. Per adesso la situazione è sotto controllo, siamo tutti allertati. Ben vengano aiuti dall’esterno, ma che siano assolutamente coordinati dalla Protezione civile, altrimenti si farà solo confusione”. (fr) (noodls)
di Redazione
foto: Castello di San Felice sul Panaro Gianluca Diegoli-Twitter
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