Alla fiera di Genova, da ieri fino al 30 maggio, ritorna Slow Fish, l’appuntamento biennale che Slow Food dedica ai prodotti ittici di qualità, con la consueta attenzione al rispetto dell’ecosistema marino, alla corretta stagionalità del pescato e -quest’anno in particolare- ai pescatori, come custodi del mare e portatori di tradizione e conoscenza.
Espositori da tutt’Italia (e anche dall’estero) propongono specialità, prelibatezze e lavorazioni tipiche, come la notevole anguilla marinata di Comacchio o le ostriche olandesi; l’interesse si focalizza soprattutto sul pesce azzurro, economico e ricco di proprietà nutrizionali, sarebbe da preferirsi ad altre specie eccessivamente sfruttate e commercializzate che rischiano l’estinzione, come il salmone ed il tonno rosso: Slow Fish è quindi anche un invito a riscoprire prodotti antichi oggi meno presenti sulle nostre tavole, ma ugualmente gustosi e meritevoli di una rinnovata attenzione.
Oltre allo spazio dedicato agli espositori, non mancano punti di ristoro rigorosamente a tema marino: dai Panini d’aMare, con pane di Triora e acciughe liguri, alle Osterie dell’Alleanza, dove noti cuochi cucinano prelibatezze utilizzando come ingredienti prodotti dei Presìdi Slow Food, dalle Cucine di strada al laboratorio tematico sul sushi, senza dimenticare l’Enoteca ed i numerosi vini (per lo più bianchi) e le birre artigianali che si possono sorseggiare tra uno stand e l’altro.
Sono previsti anche percorsi educativi per le scolaresche, conferenze e laboratori didattici, approfondimenti per gli addetti ai lavori e per curiosi, nonché la proiezione di documentari dedicati ai pescatori artigianali ed alla loro antichissima e nobile professione.
Info: slowfish.it
Valeria Gubelli
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