Molte le sorprese nell’edizione 2013 della cerimonia dei Golden Globe. La stampa straniera ha deciso di premiare nelle due più importanti categorie (miglior film drammatico e migliore regia) il film Argo diretto e interpretato da Ben Affleck, smentendo le voci che davano per superfavorito con sette nomination il film Lincoln di Steven Spielberg, al quale è stato riservato solo il premio per il miglior protagonista assegnato a Day Lewis
La storia di Argo,la liberazione di un gruppetto di persone nascoste nell’ambasciata americana a Teheran, ha conquistato giuria e critica di tutto il mondo.
Sono state confermate, invece, altre vittorie annunciate come Django Unchained di Quentin Tarantino per il migliore attore non protagonista drammatico Christoph Waltz, e per la migliore sceneggiatura originale, Mentre Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow, si aggiudica il premio per la migliore attrice drammatica, grazie a Jessica Chastain.
Nella sezione “commedie e musical” trionfa, come annunciato, Les Miserables di Tom Hooper, a lui vanno i premi di miglior film, miglior attore protagonista (Hugh Jackman) e miglior attrice non protagonista (Anne Hathaway).
Il titolo di migliore protagonista femminile è Jennifer Lawrence per Il lato positivo.
Anche per la miglior pellicola straniera sono state confermate le previsioni con la vittoria di Amour di Michael Haneke (candidato anche a cinque Oscar).
La popstar inglese Adele, da poco mamma, non smentisce il proprio successo nell’ambito musicale, aggiungendo alla propria bacheca di premi anche la statuetta per Skyfall, colonna sonora dell’ultimo film di James Bond.
Jodie Foster, che ha ricevuto il riconoscimento alla carriera, nel suo discorso di ringraziamento parla per la prima volta in pubblico della sua omosessualità tra gli applausi del pubblico e dei figli presenti in platea.
Ma il personaggio maggiormente degno di nota per questa serata, condotta dalle comiche Tina Fey e Amy Poehler, è stato Bill Clinton accolto dalla standing ovation del pubblico quando, presentando il film su Lincoln, ricorda l’eroismo del suo predecessore. E ora non resta che attendere la notte degli Oscar.
di Redazione
foto: blog.screenweek.it
Scrivi