L’Ong Foodwatch lancia l’allarme sulla possibile presenza di alcune sostanze cancerogene nel latte in polvere per i neonati. In quelli prodotti da marchi come Novalac, Neolac, Danone, Nutrilon, Nestlé e Hero Baby potrebbero esserci oli minerali aromatici estratti da idrocarburi (MOAH), potenzialmente nocivi per la salute.
I Paesi e i lotti a rischio per le sostanze cancerogene nel latte in polvere
Secondo l’analisi condotta dall’organizzazione – che da anni si occupa dei diritti dei consumatori – i lotti di latte in polvere incriminati sarebbero principalmente venduti in Francia, Germania e Olanda. La Foodwatch ha pertanto richiesto il ritiro immediato di questi prodotti.
Le aziende coinvolte hanno risposto alla ricerca dell’Ong asserendo che dalle loro analisi non risultano presenti oli minerali aromatici nel latte in polvere per i neonati. In particolare, la Nestlé ha dichiarato: “Desideriamo rassicurare i genitori che Nidal Lotto 1 (lotto 90720346AC / marzo 2021) può essere consumato in sicurezza. Il nostro servizio clienti è a disposizione dei genitori per rispondere a qualsiasi domanda”.
Di seguito i lotti potenzialmente contaminati dagli oli minerali:
- Nestlé BEBA OPTIPRO PRE 800 g von Geburt an; MOAH: 3,0 mg/kg. Lotto: 91120346AA; scadenza: 10/2020;
- Danone Gallia Galliagest Croissance 3 Sans lattact; MOAH: 0,7 mg/kg. Lotto: 905764 (019079); scadenza: 19.12.2019;
- Nutrilon Dieetvoeding bij koemelkallergie 1 0-6 maanden; MOAH: 1,2 mg/kg. Lotto: 90722241; scadenza: 22.08.2020;
- Novalac Säuglingsmilchnahrung PRE 400g; MOAH: 0,5 mg/kg. Lotto: 9098080621; scadenza: 10/2020;
- Nestlé Nidal Lait en poudre 1er âge; MOAH: 1,2 mg/kg. Lotto: 90720346AC; scadenza: 01.03.2021;
- Neolac Biooogisch 1 Volledige zuigenlingenvoeding 0-6 m; MOAH: 1,6 mg/kg. Lotto: 11620; scadenza: 15.01.2021;
- Nestlé BEBA OPTIPRO 1 800 g di Geburt an; MOAH: 1,9 mg/kg. Lotto: A5952275; scadenza: 11.03.2020;
- Hero Baby nutrasense ipoallergenico 0-6 mesi; MOAH: 0,8 mg/kg. Lotto: 80926-023; scadenza: 26.09.2020.
La tesi della Foodwatch
L’Ong sostiene che in Francia che ogni due confezioni di latte in polvere su otto contiene livelli troppo alti di oli minerali. Questi ultimi sono presenti soprattutto negli adesivi e nell’inchiostro dei packaging dei prodotti. Il problema, quindi, starebbe nell’imballaggio del latte artificiale piuttosto che nell’alimento in sé.
L’associazione dei consumatori ha pertanto chiesto di sospendere la vendita fino a quando analisi più approfondite non scongiureranno la presenza di queste sostanze cancerogene. Al momento attuale, infatti, non esistono tutele legali per quanto concerne i limiti di oli minerali che possono essere contenuti nei prodotti alimentari.
La Foodwatch, in seguito a queste scoperte, auspica delle politiche molto restrittive sulla presenza delle suddette sostanze. Già nel 2015, infatti, aveva pubblicato un’indagine in Francia secondo la quale il 60% di alimenti come pasta, riso, lenticchie e cereali contenessero questi oli minerali. All’epoca le grandi catene di distribuzione francesi si attivarono per far fronte a questa criticità cercando di ridurli.
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