Il Parlamento europeo ha promosso iniziative a favore del voto alle prossime elezioni del 26 maggio – ritenute molto importanti per il futuro dell’Unione europea – in alcuni stadi del campionato di calcio della Serie B.
Le sei città scelte dal Parlamento europeo e dalla Lega B sono Benevento, Foggia e Salernitana per la 37esima giornata e Lecce, Palermo e Pescara, per la 38esima e ultima giornata del campionato di Serie B. La scelta della Serie B deriva dal forte legame che ha con il territorio e dalla sua vocazione ad interagire in modo diretto e più coinvolgente con i tifosi che si vuole convincere a diventare elettori attivi e partecipativi.
A tale scopo il Parlamento europeo e l’Istituto Europeo di Design hanno ideato un concorso per il quale membri dello IED hanno prodotto bandierine con alla base ‘StavoltaVoto.eu’. L’invito a partecipare alle elezioni, è stampato su bandierine che riportano i colori del Benevento, del Foggia, di Lecce, del Palermo, del Pescara e della Salernitana.
Sono state scelte le circoscrizioni Sud e Isole perché le loro squadre di calcio sono maggiormente seguite dai tifosi negli stadi e nello stesso tempo sono quelle con la più bassa affluenza di cittadini ai seggi elettorali. Si spera anche di coinvolgere i tifosi che seguono le partite da casa. L’iniziativa è stata integrata con striscioni, spot e attività social.
L’impegno a recarsi al voto, partecipato anche a parenti e amici, è stato raccolto da più di 270 mila cittadini europei. L’Italia è al terzo posto, dopo Germania e Croazia, con più di 28 mila adesioni.
La procedura completa per le elezioni della Commissione europea in 7 passaggi
1. I partiti politici scelgono i propri candidati per la Presidenza della Commissione. Campagna elettorale.
2. I cittadini europei eleggono il nuovo Parlamento.
3. Il Presidente del Consiglio europeo consulta il Parlamento europeo su un possibile candidato alla Presidenza della Commissione, prendendo in considerazione i risultati delle elezioni europee. A seguito delle consultazioni, il Presidente del Consiglio europeo propone un candidato al Consiglio europeo. Il Consiglio europeo vota la proposta del candidato (con maggioranza qualificata).
4. Elezione del Presidente della Commissione da parte del Parlamento, con una maggioranza dei Membri.
5. Gli Stati membri propongono dei commissari in stretta cooperazione con il nuovo Presidente della Commissione. Audizione dei commissari candidati nelle commissioni parlamentari.
6. Voto del Parlamento europeo sulla nuova Commissione europea (con maggioranza dei suffragi espressi).
7. Inaugurazione della nuova Commissione europea davanti al Parlamento.
Il Dibattito tra i candidati alla presidenza della prossima Commissione europea
Nella Plenaria del Parlamento europeo del 15 maggio, a Bruxelles, l’atteso “Dibattito fra i candidati alla presidenza della Commissione – Elezioni UE 2019”. L’ordine è quello a suo tempo deciso dal sorteggio del 4 aprile: Nico CUÉ, Sinistra europea (EL); Ska KELLER, Partito Verde Europeo (EGP); Jan ZAHRADIL, Alleanza dei conservatori e dei riformisti in Europa (ACRE); Margrethe VESTAGER, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE); Manfred WEBER, Partito Popolare Europeo (PPE); Frans TIMMERMANS, Partito dei socialisti europei (PSE).
E’ stato l’unico dibattito previsto tra i ‘candidati principali’ alla presidenza della Commissione Europea, ed è tutto dedicato ai seguenti argomenti: “I nostri valori e il mondo“, “La mia Europa: cosa ha per me?“, “Ambiente“.
Il dibattito è stato organizzato dall’Eurovisione, che ha affidato la presentazione dell’evento a tre giornalisti: Emilie Tran Nguyen (France Télévisions) e Markus Preiss (ARD Germania) che sono presenti sul palco, e a Annastiina Heikkilä (YLE Finlandia dedicata ) interessata ai riflessi del dibattito sui social media. L’emiciclo in pratica è uno studio televisivo, con trasmissione in diretta (Eurovisione e Europe by Satellite), e con diretta streaming. Dibattito disponibile in 23 lingue (più il linguaggio dei segni per lo streaming online).
Il film del PE “Scegli Il Tuo Futuro”visto in sette giorni da 75 milioni di persone.
Il cortometraggio, di 3 minuti, associato alla campagna di informazione del PE basata sul concetto di appartenenza, ha avuto un successo senza precedenti.
E’ sottotitolato nelle 24 lingue ufficiali dell’UE, cui si aggiungono arabo, cinese, russo, hindi e turco, che sono le cinque lingue più importanti al mondo. L’Unione europea dei sordi (EUD) ha reso altresì possibile la sua produzione in 31 lingue dei segni e nella lingua dei segni internazionale.
E’ stato prodotto per conto del Parlamento, dall’European Broadcast Partners con la regia di Frédéric Planchon. Rappresenta il pezzo forte della campagna di informazione per il 2019, in vista delle elezioni in tutti i Paesi UE, tra il 23 e il 26 maggio. Riporta i momenti belli delle nascite dei bambini, tutte vere, al fine di responsabilizzare gli europei sulle imminenti scelte per il loro futuro condiviso. “Ognuno di noi può lasciare un segno, ma insieme possiamo fare la differenza”. Parole significative pronunciate dalla voce narrante del film,di una ragazza giovane.
Riunione informale dei capi di Stato o di governo UE a Sibiu (Romania), nove maggio 2019
“Abbiamo parlato di affari interni e di sfide globali, consapevoli della crescente mutevolezza e imprevedibilità del mondo che ci circonda.”… “Il risultato del dibattito sarà visibile a giugno, quando – in sede di Consiglio europeo – adotteremo l’agenda strategica: le priorità dell’UE per i prossimi cinque anni.” Lo ha detto Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo.
Inoltre i capi di Stato o di governo, allo scopo di riaffermare la loro unità e la loro fiducia nel futuro dell’UE, hanno voluto adottare la c.d. ‘Dichiarazione di Sibiu’.
“Noi, leader dell’Unione europea, ci siamo riuniti a Sibiu per discutere e riflettere sul nostro futuro comune …. approviamo oggi all’unanimità 10 impegni che ci aiuteranno a tener fede a questa responsabilità:
1. Difenderemo un’Europa unita, da est a ovest, da nord a sud. Trent’anni fa milioni di persone hanno combattuto per la libertà e l’unità e hanno abbattuto la cortina di ferro che aveva diviso l’Europa per decenni. Non c’è posto per divisioni che nuocciono al nostro interesse collettivo.
2. Resteremo uniti, nel bene e nel male. Daremo prova di reciproca solidarietà nei momenti di bisogno e resteremo sempre compatti. Possiamo parlare con un’unica voce, e lo faremo.
3. Cercheremo sempre soluzioni congiunte, ascoltandoci a vicenda in uno spirito di comprensione e rispetto.
4. Continueremo a proteggere il nostro stile di vita, la democrazia e lo Stato di diritto. I diritti inalienabili e le libertà fondamentali di tutti gli europei sono stati conquistati a caro prezzo e non li daremo mai per scontati. Difenderemo i nostri comuni valori e i principi sanciti dai trattati.
5. Otterremo risultati sulle questioni di maggiore importanza. Sulle questioni che contano, l’Europa continuerà a pensare in grande. Continueremo a prestare orecchio alle preoccupazioni e alle speranze di tutti gli europei, avvicinando l’Unione ai cittadini, e agiremo di conseguenza, con ambizione e determinazione.
6. Rispetteremo sempre il principio di equità, che si tratti di mercato del lavoro, assistenza sociale, economia o trasformazione digitale. Ridurremo ulteriormente le disparità esistenti tra di noi e aiuteremo sempre i più vulnerabili in Europa, anteponendo le persone alla politica.
7. Ci daremo i mezzi per essere all’altezza delle nostre ambizioni. Doteremo l’Unione degli strumenti necessari per realizzare i suoi obiettivi e portare avanti le sue politiche.
8. Salvaguarderemo il futuro delle prossime generazioni di europei. Investiremo nei giovani e costruiremo un’Unione pronta ad affrontare il futuro e in grado di rispondere alle sfide più pressanti del XXI secolo.
9. Proteggeremo i nostri cittadini e ne garantiremo la sicurezza rafforzando il nostro potere di persuasione e di coercizione e collaborando con i nostri partner internazionali.
10. L’Europa sarà un leader mondiale responsabile. Le sfide che siamo chiamati a fronteggiare oggi riguardano tutti noi. Continueremo a lavorare con i nostri partner mondiali per difendere e sviluppare l’ordine internazionale basato su regole, per sfruttare al meglio le nuove opportunità commerciali e per affrontare congiuntamente sfide globali come la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.Le decisioni che prenderemo saranno fedeli allo spirito e alla lettera di questi 10 impegni. L’Unione di oggi è più forte di quella di ieri e vogliamo che quella di domani lo sia ancora di più. È questo il nostro impegno per le generazioni future. È questo lo spirito di Sibiu e di una nuova Unione a 27 pronta ad affrontare il futuro unita.”
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