Studiando il comportamento delle galassie, è stato possibile rilevare un dato sorprendente. Per la legge di Keplero le stelle più esterne dovrebbero ruotare più lentamente di quelle interne, invece si è visto che esse vanno alla stessa velocità di quelle più vicine al centro e questo a causa di una forza di gravità esercitata da qualcosa che non vediamo: la materia oscura.
Dunque alla domanda che potremmo istintivamente porci: “se la materia oscura non può essere vista, come possiamo affermare che esiste?” possiamo rispondere “esiste perché possiamo osservare i suoi effetti sulla materia visibile”.
Circa un quarto del cosmo è costituito da questa materia invisibile, che non conosciamo se non per il fatto che siamo certi che non è fatta di protoni, neutroni ed elettroni come la materia normale e che, rispetto a quest’ultima, è cinque volte più abbondante. La materia oscura non si vede, perché è composta da particelle che non assorbono, non emettono e non riflettono la radiazione e dunque non possono essere rivelate studiando la radiazione elettromagnetica, ma se non ci fosse non ci sarebbero i suoi effetti gravitazionali (fu Einstein il primo a capirlo e a formulare la conseguente teoria della relatività generale).
La sua natura è ignota, ma gli scienziati ritengono di essere vicini a una svolta per comprenderla.
Ad esempio i raggi gamma provenienti dal centro della nostra galassia (le osservazioni sono del telescopio spaziale Fermi della Nasa) potrebbero essere un elemento utile in questa direzione.
Tra l’altro, capire di che cosa è composta la materia oscura darà importanti informazioni sulle dimensioni, la forma e il destino dell’Universo, se questo è aperto (cioè se continuerà ad espandersi all’infinito), chiuso (cioè se si espanderà fino a un certo punto per poi cominciare a contrarsi e a collassare) oppure piatto (cioè se si espanderà per poi fermarsi, una volta raggiunto l’equilibrio).
Uno studio recente spiega che le onde gravitazionali (scoperte pochi mesi fa e annunciate al mondo l’11 febbraio 2016 dal team del rilevatore Advanced LIGO), potrebbero essere tracce proprio della materia oscura. Ad affermarlo è stato un gruppo di fisici guidato dal premio Nobel Adam Riess. Prima di confermare il tutto sarà necessario effettuare ulteriori analisi, ma sicuramente si è aperto un nuovo orizzonte per la cosmologia.
di Alessandro Gabriele
Non esiste prova diretta dell’esistenza della materia oscura e supporre l’esistenza di quantità spropositate di tale materia oscura è un errore più grossolano di quello commesso più d’un secolo fa, quando riempirono l’universo di etere (ormai defunto).
Dunque, conoscere la storia allontana dalla materia oscura.
In ogni caso, il legame tra delta velocità (deltaV) e raggio galassia (R) è, per ovvi motivi dimensionali, del tipo: deltaV=radice(cost R a), ossia radice di m2/s2 =m/s, dove a è un’accelerazione. Osservando le curve di rotazione delle galassie, si evince che cost=2 ed a è pari proprio ad aUniv.
Dunque, l’anomalia nelle curve di rotazione è dovuta alla forza mareale esercitata sulle galassie da tutto l’universo circostante, e non dalla fantomatica ed indimostrata materia oscura; lo dicono i numeri:
http://www.altrogiornale.org/universo-elastico-la-prova/
Saluti.
Gentile Dott. Rubino, non avendo la competenza necessaria, non posso seguirla sul piano strettamente metodologico della sua dimostrazione matematica. Ritengo, tuttavia, che parlare di errore grossolano sia fuori luogo, essendo quella della materia oscura una teoria considerata soddisfacente dalla maggioranza della comunità scientifica. Che si chiami materia oscura, invisibile o sconosciuta, poco importa ai fini delle oggettive ricerche messe in atto e lo scopo di questo articolo non è di natura dimostrativa.
Del resto, come già saprà, strumenti come lo spettrometro cacciatore AMS, operante sulla Stazione Spaziale Internazionale, ha proprio la finalità di fornire evidenza della natura di tipi di materia che finora non è stato possibile rivelare o produrre in laboratorio, come la materia oscura per l’appunto.
Cordiali saluti.
http://www.saperescienza.it/rubriche/scienza-innovazione/antimateria-nuovi-progressi-dall-esperimento-ams-sulla-stazione-spaziale-internazionale-3-12-14/401-antimateria-nuovi-progressi-dall-esperimento-ams-sulla-stazione-spaziale-internazionale-3-12-14
Lascia che ti spieghi brevemente l’espansione dell’universo.
a) La massa si muove come un nodo scorsoio nell’etere globale –una rete tridimensionale di filamenti elastici.
b) L’energia elettromagnetica è un’onda trasversale nella rete.
c) Quando c’è sufficiente energia, la massa viene creata all’interno di una griglia e l’etere globale viene compresso. I reticoli impediscono ai nodi di cadere a pezzi.
d) Quando le stelle perdono massa, stanno espandendo l’etere globale.
e) L’espansione non si sposta molto sulle altre stelle perché l’interazione stelle-etere globale ha la relazione quadratica v ^ 2 / c ^ 2 –simile all’energia cinetica ma l’effetto opposto–, quindi sembra che l’espansione sia generata in tutto parti.
f) La Fisica Globale non è stata progettata per spiegare l’espansione dell’universo, ma lo fa e la materia oscura non è più necessaria.
https://molwick.com/it/astrofisica/345-materia-oscura.html#rotacion
Una spiegazione alternativa alla materia oscur