Il Real Madrid si aggiudica la doppia sfida contro il Barcellona e vince la Supercoppa di Spagna, la decima nella storia dei blancos.
Dopo la Supercoppa Europea (vinta solo pochi giorni fa contro il Manchester United) la compagine di Zidane fa suo anche il secondo trofeo stagionale e questo sembra essere solo l’inizio.
Un Super Real che dopo aver sbancato il Camp Nou con un sonoro 3-1 si ripete al Bernabeu, anche senza Cristiano Ronaldo, travolgendo il Barcellona 2-0. Due partite (andata-ritorno) grandiose per la squadra di Zidane che ipoteca il trofeo già nel match di andata sfoderando grinta, personalità e superiorità. A favorire le Merengues nel primo match è l’autogol di Piqué (al 5 minuto della ripresa) che spinge gli avversari verso la vittoria. Vittoria decretata dal solito CR7 (prima di essere espulso per doppia ammonizione: la prima per essersi tolto la maglia dopo il gol e la seconda per una dubbia simulazione in area) che raddoppia e poi da Asensio (divenuto ormai ufficialmente il pupillo del francese del quale imita perfettamente il senso del gol) che pone fine alle ostilità.
Pur rischiando un po’, al Bernabeu nel match di ritorno, con la traversa di Messi e il palo di Suarez, il Real Madrid non solo, come prevedibile, difende il netto vantaggio maturato nella finale di andata ma con un gol meraviglioso di Marco Asensio (al 4 minuto da oltre 25 metri) ormai abbonato al gol, il palo di Vasquez e il raddoppio di Benzema conferma il momento di grazia e conquista meritatamente il secondo trofeo in pochi giorni.
Doppio confronto da dimenticare invece per il Barcellona che a secco di gol, idee e forze si abbandona alla superiorità di un incontenibile Real Madrid entrando probabilmente, almeno in attesa di rinforzi che a questo punto sembrano fondamentali, in crisi.
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