Televoti taroccati: richiami per Rai e Mediaset

Le due emittenti che da sempre detengono il monopolio televisivo, hanno ignorato gli ammonimenti dell’antitrust circa la trasparenza dei televoti; o meglio richiamate per pratiche commerciali scorrette. C’è infatti il più che motivato sospetto che in diversi programmi, la vincita di alcuni concorrenti piuttosto che di altri, sia palesemente pilotata. Dunque le istruttorie aperte vogliono chiarire se il metodo di raccolta delle chiamate effettuate dai telespettatori sia “onesto”; o ingannevole: ovvero se il costo a volte elevato delle chiamata da loro effettuate   risulti poi  davvero decisivo ai fini all’esito del televoto. Purtroppo sono molti i sospetti che inducono a pensare che le preferenze siano accordate più che dalle telefonate degli utenti, da pacchetti di voti pilotati dai call center.  Proprio per questo Rai e Mediaset come richiesto dall’antitrust avrebbero dovuto mettersi da tempo in regola, istituendo filtri atti ad escludere le utenze non residenziali dal televoto, eludendo così del tutto la possibilità di poter accogliere la grande quantità di chiamate effettuate da call center manipolati, nonché di agenzie specializzate nell’impiego di schede telefoniche di discutibile provenienza. Tuttavia quanto richiesto non è mai stato conseguito, e per tale motivo l’Autorità si è trovata costretta ad avviare dei procedimenti nei confronti del servizio radiotelevisivo pubblico e di comunicazione privato. Gli sviluppi degli stessi potrebbero concludersi con l’applicazione di sanzioni sino a 500.000 euro, nel caso in cui si dimostrasse la manipolazione per il metodo di preferenza reso attraverso il  televoto.

 Simona Santanocita

 

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