Terremoto 6.0 nel cuore dell’Italia

Limagea paura ritorna. Ritorna a tremare la nostra Italia.

Una prima scossa, quella di questa stanotte, verificatasi alle 3.36 in provincia di Rieti, ed una seconda alle 4.33, che hanno provocato un terremoto di magnitudo 6.0. Paura, crolli, feriti , vittime, un comune- Amatrice, in provincia di Rieti- e una frazione – Pescara del Tronto nelle Marche- praticamente distrutti, ridotti a cumuli di macerie.

21 le vittime accertate finora ma è ancora del tutto provvisorio il bilancio della fortissima scossa di terremoto avvertita distintamente in tre regioni del Centro Italia. A questa prima scossa ne sono seguite molte altre nella notte: una di magnitudo 3.9 vicino Perugia, e altre due di magnitudo 3.9 e 3.8 sempre nei pressi di Rieti. Magnitudo 5.4 per la seconda forte scossa di terremoto registrata alle 4:33, con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Il sisma è stato avvertito anche a Roma e Bologna, ma senza danni. Nella zona di Rieti i più colpiti sono i comuni di Amatrice e Accumoli.

Drammatiche le parole del sindaco Sergio Pirozzi: «È un dramma, ci sono dei morti, metà paese non c’è più. Stiamo cercando con tutti i mezzi di portare i primi soccorsi, ma lavoriamo senza luce. Abbiamo mandato tutti agli impianti sportivi» ha spiegato Pirozzi. I primi feriti da Amatrice sono arrivati a L’Aquila: si tratta di persone trasportate anche in elicottero con traumi e fratture agli arti. Altri feriti, di cui due in codice rosso, sono arrivati in eliambulanza a Roma al S. Andrea e al Gemelli.

Intanto viene lanciato l’appello per le donazioni di sangue. L’Avis provinciale di Rieti lo scrive su twitter e invita a recarsi presso l’ospedale San Camillo de Lellis della città.Nel frattempo, dopo i controlli del caso, sono state riattivate le linee ferroviarie regionali che erano state interrotte. Facebook ha attivato il servizio «Safety check», che consente agli utenti di confermare , in caso di pericolo, il proprio stato di salute e rassicurare amici e parenti.

Riunito a Roma il comitato operativo della Protezione Civile. Il responsabile, Fabrizio Curcio, ha paragonato il sisma a quello de L’Aquila: «Questo è un terremoto di magnitudo importante, è un terremoto superficiale che ha provocato uno scuotimento rilevante. Il valore è paragonabile al sisma de L’Aquila anche se qui cambia lo scenario nel senso che L’Aquila era una città capoluogo di Regione e importante dal punto di vista numerico. Qui c’è una popolazione più diffusa, quindi immaginiamo che l’impatto sia meno gravoso in termini di vite umane. Ma un evento di assoluto rilievo».

«E’ una tragedia come quella che abbiano vissuto a L’Aquila». Lo ha detto Massimo Cialente sindaco della città devastata dal sisma del 2009 (magnitudo di 6.3, prima scossa alle 3.32 e 309 vittime) che ha raggiunto la cittadina del reatino per dare, come ha detto, «tutto il nostro aiuto».

Sono attivi i numeri della Protezione Civile: 840840 e  803555. 

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