MODENA – L’INAIL sta procedendo con la massima velocità nell’area emiliana colpita dal sisma. L’obiettivo: intervenire celermente negli indennizzi alle vittime e – al contempo – garantire a tutti i lavoratori la piena operatività dell’Istituto. A livello centrale, inoltre, l’INAIL ha manifestato la propria disponibilità ad anticipare le prestazioni previste dal Fondo di sostegno alle famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, in attesa dell’adozione del relativo decreto di trasferimento.
Procedure più snelle rispetto ai tempi ordinari. Il sisma che, il 20 e il 29 maggio scorsi, ha fatto crollare decine di capannoni e ucciso 22 persone ha naturalmente complicato la funzionalità generale di tutte le strutture – pubbliche e private – che agiscono sul territorio, rischiando di rallentare l’attività dell’INAIL per quanto riguarda l’accesso ai documenti necessari per la costituzione delle rendite. “Proprio per non correre questo pericolo abbiamo cercato di svolgere quelle che sono le nostre attività ordinarie con più velocità e mettendo le maggiori risorse a disposizione – afferma il direttore INAIL Emilia Romagna, Alessandro Crisci – Pertanto, abbiamo attivato immediatamente gli interventi di vigilanza e controllo per verificare l’indennizzabilità dei lavoratori che hanno perso la vita ricorrendo a procedure più snelle rispetto ai tempi ordinari”.
Agire in fretta nel reperimento dei documenti. Si tratta di intervenire in un contesto molto difficoltoso, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità delle aziende – le cui sedi sono spesso inagibili – a trovare i documenti richiesti. “Secondo la prassi devono essere le imprese a fare la denuncia di infortunio – continua Crisci – In questo caso, invece, sono stati i nostri ispettori a contattarle immediatamente e a chiedere, al contempo, il supporto delle associazione di categoria”. Stesso problema per quanto riguarda i Comuni, molti dei quali risultano inagibili o chiusi a causa dei danni provocati dal sisma. “Per procedere alle certificazioni di morte servono diversi documenti forniti dalle amministrazioni – afferma Crisci – In questo caso abbiamo cercato di ottenere solo i certificati minimi indispensabili pur di non rallentare gli iter burocratici”.
Rendite per due vittime del 20 maggio. L’INAIL Emilia Romagna, così, ha già potuto procedere alla costituzione delle rendite per i superstiti di due dei quattro lavoratori deceduti il 20 maggio. “In un caso, non avendo la vittima né moglie né figli, ma solo i genitori, l’istruttoria è ancora in corso – spiega Crisci – In un altro caso, riguardante un giovane straniero, potremo ultimare la prassi tra pochi giorni, quando ci verrà fornito il certificato di matrimonio da parte della moglie, ancora residente nel paese d’origine”.
Verifiche della Cte nelle sedi dell’Istituto. Sul fronte dell’operatività interna la sede modenese dell’Istituto ha fatto il possibile sin dai primi momenti dopo la catastrofe. “Nelle ore immediatamente successive al terremoto alcuni certificati medici sono stati predisposti al di fuori delle nostre sedi evacuate, stando sul marciapiede – racconta Crisci – Altri funzionari, poi, malgrado le scosse, hanno deciso di rimanere comunque nei loro uffici, per rispondere alle chiamate e svolgere i vari adempimenti, I nostri ambulatori hanno, invece, garantito sempre la funzionalità e gli infortunati sul lavoro hanno potuto accedere alle nostre strutture per ricevere alcuni servizi di prima cura”. A seguito delle richieste avanzate dalla direzione regionale,
Verifica degli indenni per i 16 morti di martedì, feriti sotto monitoraggio. La situazione, al momento, è sotto controllo. L’Istituto sta provvedendo adesso alle verifiche degli indennizzi dei 16 lavoratori scomparsi nella scossa di martedì (il numero, tuttavia, può subire necessarie variazioni, dal momento che – tra gli scomparsi – figurano un ingegnere libero professionista e un imprenditore, che potrebbero non essere tutelati dall’Istituto). Il numero dei feriti è sotto costante monitoraggio da parte della direzione regionale, che sta facendo uno “screening” sul totale delle segnalazioni per comprendere quali episodi si sono verificati in occasione di lavoro e quali no. “Dobbiamo necessariamente agire con prudenza sulla cifre – conclude il direttore INAIL Emilia Romagna – Per quanto riguarda le aziende garantiamo una forte comprensione delle difficoltà di questa situazione e, di conseguenza, le necessarie tolleranza e flessibilità nel considerare la possibilità di eventuali ritardi nella tempistica di vari adempimenti”.
info: inail.it
foto: newnotizie.it
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