Design futuristico, prestazioni incredibili, zero emissioni ed autonomia di 350 km. Altri vantaggi? Si, il prezzo. Ecco la nuova Tesla Model 3, che pone le basi per un futuro più verde. I numeri parlano chiaro e le premesse sono buone
300 mila. Se vi state chiedendo cosa rappresenti questa cifra sappiate che non è un riferimento al prezzo, alla potenza, alla velocità o al costo dell’assicurazione dell’ultima uscita di casa Tesla, la Model 3; sono gli ordini fatti registrare nel solo week end del debutto, dal giovedì alla domenica, con ben 133 mila prenotazioni effettuate a scatola chiusa dopo l’apertura dei form online, un record assoluto nel mondo automotive.
Elon Musk è l’artefice di tutto questo; quarantacinquenne miliardario americano, inserito da Forbes tra i 100 uomini più ricchi del mondo, è il fondatore, oltre che di Tesla Motors, di SpaceX e Paypal. Debutta sul mercato dell’auto nel 2008 con la sportiva Tesla Roadster, per poi ampliare la gamma con l’ammiraglia Model S, il crossover Model X e la più piccola Model 3. Quest’ultima rappresenta un passo fondamentale per la diffusione dell’elettrico su larga scala; se qualche mese fa un privato avesse voluto acquistare una vettura totalmente elettrica non avrebbe avuto molta scelta; la maggior parte dei modelli disponibili sul mercato o sono troppo costosi per l’acquirente medio (il prezzo di listino della Model S è di circa 85 mila euro per la versione base) o non sono in grado di soddisfare le esigenze in fatto di abitabilità ed autonomia. In una settimana sono stati raccolti quasi 400 mila ordini, con un potenziale incasso di oltre 10 miliardi di dollari a favore della piccola casa americana che, a partire dal biennio 2017/2018, inizierà la produzione della vettura, investendo nel frattempo nell’ampliamento degli stabilimenti di produzione e sulla diffusione delle stazioni di ricarica rapida. Un boom senza precedenti per la casa di Palo Alto e per l’intero mondo dell’auto che, a numeri, ricorda un po’ quanto accaduto nel 1908 a seguito dell’uscita della Ford Model T.
Partiamo dal prezzo; negli Stati Uniti è in vendita a partire da 35 mila dollari, che diventano 25 mila grazie ad incentivi complessivi di 10 mila dollari (7500 garantiti dal governo federale più 2500 concessi dai singoli stati per l’acquisto di una vettura elettrica), mentre in Europa il listino dovrebbe partire da circa 45 mila euro. La Model 3 si presenta come una Model S in scala ridotta, una berlina quattro porte con cinque posti comodi e dal design fluido ed accattivante (il coefficiente aerodinamico è pari a 0,21), caratterizzata da un frontale senza mascherina che ha suscitato non poche critiche, tanto da costringere i designer a rimettersi al lavoro nella progettazione. Se all’esterno molti dettagli rimandano alla sorella maggiore, all’interno è stato ereditato solamente il grande schermo touchscreen da 15”; l’assenza di un quadro strumenti porta ad ipotizzare che la versione di serie sarà dotata di un head-up display di ultima generazione, consentendo al guidatore di avere proiettate sul vetro davanti a sé tutte le informazioni utili alla guida. Il volante è ancora in fase di studio e, a detta dello stesso Musk, trasmetterà un feeling simile “a quello di un’astronave”.
All’inizio sarà disponibile solamente una versione a trazione posteriore, da associare in seguito ad una trazione integrale a doppio motore (un motore per ogni asse). Ancora non è stata divulgata la potenza della batteria in dotazione alla vettura, ma indiscrezioni parlano di circa 40/50 kWh in grado di spingere la Model 3 da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi. L’autonomia garantita si aggira intorno ai 350 km, molto di più rispetto alle dirette rivali asiatiche ed europee sfruttabili unicamente in ambito cittadino o nelle brevi distanze. Nei paesi come la Norvegia, dotati di infrastrutture diffuse ed adeguate, le stazioni di ricarica gratuita di Tesla (Tesla Superchargers, compatibili solamente con i modelli della casa californiana) consentono di ricaricare l’80% della batteria in circa mezz’ora. E in Italia? Per ora sul territorio italiano sono dislocate solamente 12 stazioni, con Tesla che ha recentemente dichiarato che entro la fine del 2016 si riuscirà a coprire l’intero territorio nazionale.
di Francesco Meneghini
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