Tra colpi fantasmagorici di mercato (Neymar al PSG per 222 milioni), infinite trattative (Mbappè tra Real e PSG, Mahrez corteggiato dalla Roma, il calcio giocato comincia a farsi largo nelle notizie fino ad ora dominate dal calciomercato.
Sono infatti iniziati alcuni tra i principali campionati europei, la ricchissima Premier League e la Ligue 1 del favoritissimo Paris Saint-Germain. Vincono all’esordio tutte le grandi d’Inghilterra tranne i campioni in carica del Chelsea. La squadra di Conte, infatti, cede in casa per 3 a 2 contro il Burnley favorito dall’espulsione di Cahill ma bravo a portarsi addirittura in vantaggio di tre reti. Vana la rimonta finale, in 9 uomini, dei blues. In Francia il PSG esordisce sul campo del Guicamp vincendo per 3 a 0 con Neymar Jr. subito grande protagonista. D’altronde per un talento come il suo il campionato transalpino non dovrebbe comportare per lui difficoltà di ambientamento.
E in Italia è stato anche assegnato il primo trofeo della stagione, la Supercoppa che ha visto nuovamente protagoniste allo stadio Olimpico la Juventus Campione e la Lazio. I biancocelesti di Simone Inzaghi, pur orfani di Keita, sono riusciti a vincere all’ultimo respiro dopo essere stati raggiunti sprecando il doppio vantaggio.
In Spagna la Supercoppa si disputa tradizionalmente con la doppia sfida andata e ritorno. Quest’anno le due contendenti sono le grandi del calcio iberico, Barcellona e Real Madrid. L’andata al Nou Camp ha visto trionfare i blancos di Zidane per 3 a 1 grazie ad un grande Cristiano Ronaldo già in forma campionato.
TOP – Lazio, una vittoria “inaspettata”
Tre mesi fa la Juve batteva la Lazio in finale di Coppa Italia. Migliore in campo Dani Alves, professione terzino destro. Prima partita del 2017/18: sempre Juve-Lazio. Decisivo, al contrario, Mattia De Sciglio, professione terzino destro. L’ex Milan viene saltato in modo secco e imbarazzante da Jordan Lukaku che al 94′ serve a Murgia la palla del 3-2 con cui la Lazio alza il primo trofeo dell’anno. Ovviamente c’è molto di più nell’arco di 90 minuti molto intensi e, a sprazzi, anche belli. E, vogliamo sbilanciarci, Simone Inzaghi è riuscito a costruire un piccolo capolavoro tattico schierando una squadra piena di centrocampisti, forte fisicamente, accorta e asfissiante nel pressing. Orfano di Keita, non convocato per ordine della società, il tecnico biancocelesti ha spostato in avanti il centrocampista serbo Milinkovic-Savic, giocatore universale in grado di offrire un elevato contributo sia di qualità sia di quantità. A giudizio di chi scrive il migliore in campo insieme al bomber Ciro Immobile, reduce da una grande stagione e voglioso di riconfermarsi anche in questa. Se il buon giorno si vede dal mattino, i biancocelesti possono contare nuovamente su un grande attaccante che con Keita formerebbe una coppia da Champions. I tifosi laziali erano un po’ sfiduciati, prima del match, per il mercato fatto più di cessioni che acquisti roboanti ma come spesso accade non sempre i nomi fanno una grande squadra. I nuovi acquisti Lucas Leiva e Luis Alberto hanno dato sostanza e fosforo al centrocampo di Inzaghi che grazie al lavoro di raccordo di Milinkovic ha messo in difficoltà la squadra di Allegri.
E la Juve? Ancora a Cardiff…
FLOP – Conte, falsa partenza
“Abbiamo iniziato col giusto piglio e con la giusta intensità, ma l’espulsione di Cahill, che mi è sembrata inopportuna, ha cambiato un po’ la situazione. Dobbiamo migliorare perché abbiamo perso la testa, prendere tre gol nel giro di mezz’ora non deve essere roba nostra”. Parole e pensieri di Antonio Conte dopo la cocente sconfitta in casa contro il Burnley nell’esordio della Premier League 2017/2018. Quello che ha colpito tifosi, addetti ai lavori ma anche lo stesso Conte è stata la reazione isterica e irrazionale alla difficoltà dovuta di giocare in 10. I blues hanno perso la testa e hanno incassato 3 gol nel giro di pochi minuti. Secondo tempo migliore e rimonta sfiorata in 9 per la squadra di patron Abramovich che è comunque apparsa nervosa come il suo allenatore. Colpa anche delle vicende di mercato? Pensiamo di sì anche alla luce delle nuove dichiarazioni di Diego Costa, il centravanti scaricato dal tecnico italiano, dopo una grande stagione culminata con la vittoria del campionato dei blues. Costa ha affermato di avere stima del Conte allenatore ma non stima della persona, professionale ma distante dal giocatore. Ha chiesto alla società di essere ceduto perché non desiderato dal tecnico. Queste problematiche e polemiche da parte di uno dei leader dello spogliatoio del Chelsea sembra che stiano incidendo nel rendimento in campo. Infatti, il precampionato della squadra londinese è stato contrassegnato da cocenti sconfitte e la squadra non appare ancora in buona forma fisica e tattica: mancano ancora l’intensità e l’aggressività nel gioco che pretende Conte e che hanno fatto la fortuna dei blues nella scorsa stagione.
di Aldo Spinelli
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