Ritorna la nostra rubrica sul meglio e il peggio della settimana calcistica dopo aver atteso l’esito delle semifinali di Champions League e Europa League. La classifica della settimana è “dominata” dalla squadre italiane con un doveroso omaggio ad una Juve meritatamente in finale contro il Real Madrid e un Milan lontanissimo parente della squadra blasonata che fu.
Per ricapitolare. La finale di Champions, al Millennium Stadium di Cardiff, sarà l’attesissima Real Madrid – Juventus. Riusciranno i blancos ad essere la prima squadra a vincere la Champions (non la Coppa del Campioni) per due anni consecutivi? I bianconeri puntano, oltre che sulle loro forze e qualità, anche sulla cabala. In Europa League una sfida tra due storiche compagini del calcio mondiale: siamo davvero contenti per i lancieri di Amsterdam, l’Ajax, che dopo molti anni torna protagonista. L’altra finalista era quella annunciata sin dall’estate, lo United di Mourinho, favorito più che mai per la vittoria.
Nei principali campionati europei siamo quasi agli sgoccioli. Proviamo a fare un breve riassunto, una piccola guida per il week end.
GERMANIA
Già emessi quasi tutti i verdetti in vetta alla classifica: Bayern campione, Lipsia ai gironi di Champions. Oggi ai gironi andrebbe anche il Borussia Dortmund, ma se la gioca con l’Hoffenheim di Julian Nagelsmann (protagonista in questa rubrica), sicuro almeno del preliminare.
ITALIA
In testa c’è la Juventus, a cui basta un pareggio a Roma per confermarsi (per la sesta volta consecutiva, record assoluto) campione d’Italia. Ai gironi di Champions andrà una tra Roma e Napoli, l’altra ai preliminari salvo improbabili rimonte della Lazio
SPAGNA
Continua l’avvincente testa a testa al vertice tra le due grandi e storiche rivali, Real Madrid e Barcellona. Ricordiamo che i “blancos” devono recuperare una gara proprio prima dell’ultima giornata. Ai gironi di Champions oggi andrebbe anche l’Atletico, al preliminare il Siviglia.
INGHILTERRA
In testa c’è il Chelsea di Conte, che potrebbe diventare campione già domani, in caso di vittoria contro il West Bromwich. Ai gironi di Champions oggi andrebbero Tottenham (sicuro) e Liverpool, col Manchester City al preliminare (ma ha una gara in meno dei Reds)
FRANCIA
Monaco a +3 (e una gara da recuperare) sul Psg, che andrà ai gironi di Champions insieme alla squadra di Jardim. Ai preliminari il Nizza di Balotelli.
TOP – Una Juve “Real”
A fine gara, dopo aver raggiunto una qualificazione per la finale di Champions League, Leonardo Bonucci parlava del gol preso contro il Monaco, gol assolutamente insignificante ai fini di una semifinale mai stata in bilico tra la Juventus e la squadra del principato. Merito, principalmente, di Allegri e di una squadra ricca di grandi individualità. Jardim non è riuscito ad opporre le qualità tecniche dei suoi ragazzi che a sprazzo hanno anche giocato bene ma si sono dovuti scontrare contro la solidità difensiva di Buffon e compagni. Il 4-4-2 del Monaco fatto di sovrapposizioni e veloci movimenti senza palla non è riuscito a scalfire la compattezza del modulo di Allegri. La chiave tattica della partita è stata la scelta di schierare Barzagli e permettere alla squadra di giocare con due moduli diversi all’interno delle varie fasi di gioco: 3-4-2-1 di partenza che poteva trasformarsi in 4-2-3-1 con Barzagli che diventava l’esterno (bloccato) dei 4 e Dani Alves ad occupare la posizione che di solito spetta a Cuadrado. L’abnegazione di Mandzukic, la qualità di Pjanic e Dybala, hanno fatto il resto. Allegri ha fatto le prove generali per Cardiff con questa formazione camaleontica, solida ma di grande qualità.
FLOP – Milan, 4 gol in casa e tanto lavoro da fare per la nuova proprietà cinese
Che la rosa del Milan non fosse all’altezza delle prime della classe era evidente già ai nastri di partenza della stagione. Per molti mesi l’organizzazione tattica di Montella basata su possesso palla, pressing e ripartenze e la qualità delle giocate di Suso avevano garantito una posizione di classifica interessante per i rossoneri e la nuova proprietà cinese. Tuttavia in queste ultime settimane, complici infortuni e condizione fisica approssimativa, sono venuti fuori tutti i limiti della rosa a disposizione dell’ex tecnico di Roma e Fiorentina.
E proprio la partita contro la sua ex squadra è stato l’apice. Incassare quattro gol a San Siro è una rarità per una squadra dal blasone dei rossoneri letteralmente dominati dalla squadra di Spalletti che messo a nudo anche alcuni errori tattici di Montella: troppo lento il possesso palla contro il pressing offensivo giallorosso, troppo basso il pressing e la squadra in fase di possesso giallorosso. Risultato: Roma sempre in possesso della partita e Milan incapace di sfruttare le sue qualità a partire da Suso ingabbiato molto bene dalla coppia Juan Jesus/Perotti.
Per il prossimo anno ci sarà davvero tanto da lavorare per infoltire una rosa che, soprattutto a centrocampo e sugli esterni difensivi, non è assolutamente all’altezza del blasone di una delle squadre più vincenti al mondo.
di Aldo Spinelli
Scrivi