La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest presso lo spazio espositivo dell’Ara Pacis a Roma, presenta una mostra imperdibile, per tutti gli amanti dell’arte e anche per chi di arte non si intende. Toulouse – Lautrec, l’ultimo degli impressionisti, genio e sregolatezza, una vita borderline.
Chiunque può fare della dissolutezza uno stile di vita. Ma in pochi, pochissimi, possiedono lo spessore e la caratura talentuosa di Toulouse – Lautrec. La sua Parigi, la sua Montmartre, tra attori e ballerine, una vita piena riportata sulle tele. Questa sua capacità di deformare la linea in maniera espressionistica, rese la sua opera pittorica densa di suggestioni per i movimenti pittorici successivi; soprattutto “l’espressionismo” prese ispirazione da Toulouse-Lautrec ma anche la successiva cultura figurativa liberty che fece della linea la sua principale matrice figurativa. Ed al liberty Toulouse-Lautrec fornì anche un nuovo accesso di applicazione: quello del “manifesto d’autore”. Egli, infatti, fu il primo pittore ad utilizzare le sue capacità artistiche per la produzione di grafica d’autore, soprattutto in occasione di spettacoli teatrali e cabarettistici, di cui era amante.
Dipinge gli emarginati, dipinge la vita di tutti i giorni ma non solo. Raggiunge proprio la celebrità con il manifesto pubblicitario per il Moulin Rouge, con al centro la famosa ballerina “La Goulue”; questo non solo lo rende famoso, ma gli procurerà infinite commissioni per illustrazioni di libri e giornali, copertine di spartiti musicali e da questo momento sarà notissimo per mettere su tela la grazia e la sensualità di donne, eroine , le ballerine di can-can , donne popolane e intellettuali. Le immortala tutte.
Un’esposizione di quadri molto completa questa a Roma, con circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest; il visitatore può conoscere il pittore bohémien per eccellenza della Parigi di fine Ottocento, entrare nei suoi dipinti, nelle pieghe dell’anima e nelle sue contraddizioni, camminare nella strada artistica che ripercorre la vita dell’artista dal 1891 al 1900, poco prima della sua morte avvenuta per malattia a soli 37 anni.
Museo dell’Ara Pacis – Nuovo spazio espositivo Ara Pacis
Dal 4 dicembre 2015 al 5 maggio 2016.
di Alessandra Paparelli
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