“Trafficking in human beings: modern slavery”, questo è il titolo del Workshop organizzato nei giorni scorsi dalla Pontificia Accademia delle Scienze in Vaticano, sulla tratta di esseri umani.
Ad aiutare l’organismo della Santa Sede nell’organizzazione dell’evento, la Federazione mondiale delle Associazioni mediche cattoliche che hanno raccolto l’invito di Papa Francesco il quale più volte ha dimostrato di avere una sensibilità particolare su questo grave problema che peraltro conosce direttamente, da quando era arcivescovo di Buenos Aires.
Il cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, Marcelo Sanchez Sorondo, ha detto alla radio vaticana che è stato il Papa stesso ad aver dato indicazioni precise per fare questo seminario: “Ci tengo molto a quello che state facendo, perché questo è un materiale prezioso e vorrei fare qualcosa con questo materiale”, avrebbe detto il Santo Padre incontrando Mons. Sorondo nei giorni scorsi.
Il presidente dell’Accademia, prof. Werner Arber, ha evidenziato i vari aspetti del problema che va affrontato considerando l’emergenza di quelle che sono considerate schiavitù “moderne”: dalla prostituzione (che include anche quella minorile) al traffico di esseri umani (incluso il traffico di organi che sembra addirittura in aumento). Pur ammettendo che sarà difficile trovare rimedi immediati, un punto di partenza è creare interesse, nell’opinione pubblica, affinchè ci si renda consapevoli della gravità del fenomeno. Questa è una grande speranza.
Manipolare gli esseri umani per interessi economici, è ormai considerata una forma di schiavitù moderna.
Al convegno hanno presenziato un’ottantina di osservatori, in rappresentanza diretta di istituzioni che combattono il traffico umano a partire dalle Conferenze episcopali alla Chiesa anglicana, per arrivare a diverse realtà che coinvolgono organizzazioni laicali.
Secondo il direttore del ‘Centro studi Governo, impresa, società ed economia’, l’argentino Juan José Llach, la maggiore difficoltà deriva dal non avere dati certi su fenomeni del tutto illegali. Le stime prodotte dalle organizzazioni no profit parlano di 29 milioni e 800 mila persone che sarebbero coinvolte nel traffico di esseri umani, più della metà delle quali sottoposte a condizioni di lavoro forzato sia nel settore privato che, in alcuni paesi, addirittura nel settore statale. Una delle forme più terribili, e in via di espansione, di questo sfruttamento è il coinvolgimento di bambini e adolescenti nello spaccio della droga, perché per imprigionarli in questo terribile traffico si cerca di indurli al consumo di sostanze stupefacenti in modo da creare una dipendenza. In America Latina molti bambini e adolescenti sono stati uccisi perché volevano uscire fuori da questo giro.
Intervenendo sull’argomento, il portavoce vaticano (Padre Federico Lombardi) ha dichiarato che per il Papa il traffico degli esseri umani è “uno dei segnali più evidenti di disfunzione di un sistema in cui la dignità della persona non viene rispettata”. Una questione che sta molto a cuore a Papa Francesco e sulla quale torna spesso perché la considera una tematica legata alle altre che egli stesso mette in rilievo quando critica i sistemi economici che non rispettano la persona umana.
Il convegno ha preso la forma di “gruppo di lavoro preparatorio per esaminare il traffico di esseri umani e la schiavitù moderna e stabilirne sia la reale situazione che un piano d’azione per combatterli”.
Nella brochure si legge “le scienze naturali possono fornire nuovi strumenti da impiegare contro questa nuova forma di schiavitù, quali un registro digitale per confrontare il Dna dei bambini scomparsi non identificati (inclusi i casi di adozione illegale) con quello dei loro familiari che ne hanno denunciato la scomparsa”.
Ancora da definire in maniera compiuta quindi le proposte scaturite dal workshop, anche perché il seminario è stato organizzato in tempi molto stretti.
Mons. Sorondo ha annunciato che è previsto un meeting nel 2015 dedicato al tema ma già nel 2014 ce ne sarà un altro preparatorio.
Il card. Etchegaray, vicedecano del collegio cardinalizio è stato il Presidente onorario dell’incontro. Intervistato dalla radio vaticana ha detto: “La gente non si rende conto della gravità del fenomeno perché le coscienze di molti sono deformate o assopite. Se il Papa, perché è stato soprattutto il Papa a volerlo, ha voluto questo incontro con grandi esperti, è stato innanzitutto per risvegliare ed illuminare la coscienza di noi tutti, per evidenziare la grande minaccia di fronte alla crescita a livello internazionale, in tutti i continenti, del traffico di esseri umani, e penso soprattutto alle donne e ai bambini”.
di Redazione
Foto: indire.it
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