Lo scorso giugno, chiuso in un armadio del museo della Reale Accademia di Belle Arti di Madrid, è stato trovato un quadro che si è poi scoperto appartenere al pittore fiammingo Anthony Van Dick (1599-1641). Il quadro è stato abbandonato per oltre un secolo nell’armadio, nella convinzione che si trattasse di una copia. Da quando c’è stato il ritrovamento, i restauratori hanno analizzato minuziosamente la tela, utilizzando anche i raggi X per una scansione più dettagliata, e sono arrivati alla conclusione che il quadro, in base alla pittura, allo stile e alla tecnica, è un originale appartenente al pittore fiammingo. Il titolo del quadro è “La Vergine, il Bimbo e i peccatori” e raffigura la Madonna con Gesù bambino in braccio e attorno Maria Maddalena, il re David e il figliol prodigo. La tela è stata dipinta, probabilmente, nel 1625, durante il soggiorno del pittore in Italia, prima di partire per Londra dove sarebbe diventato pittore di corte (ritrattista, soprattutto). Gli esperti hanno fatto di più: hanno provato a ricostruire tutto l’iter di quest’opera. Si suppone che sia stato dipinto per il vicerè spagnolo di Napoli, il Duca di Medina de la Torres; sarebbe poi finito ad Anversa e infine nelle Fiandre. Per tutto il ‘700 sarebbe stata custodita nel monastero di El Escuria (a nord di Madrid) e nel 1808 avrebbe addirittura scampato il saccheggio delle truppe napoleoniche. Dagli inizi del ‘900, dicono sempre gli esperti, si troverebbe nell’armadio della Reale Accademia di Belle Arti, almeno fino a giugno, quando poi è stata riportata alla luce.
Oscar Merisi
Foto: blogs.babycenter.com
Scrivi