Tutti in pensiero per il povero De Sica

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Signori e signori è con gaudio che annunciamo il lieto evento: per la prima volta in 28 anni, ovvero dalla sua creazione, il cinepanettone tutto all’italiana non ha sbancato i botteghini trovandosi solo al quarto posto nel primo fine settimana dalla sua uscita.

Niente panico! Non c’è comunque da preoccuparsi per il buon De Sica e compagnia e per i loro incassi, stiamo in ogni caso parlando di cifre più che considerevoli: un milione 623 mila euro per  236 mila spettatori [1], non male considerando anche la diminuzione di spettatori totali stimata nel 2011.

Che gli italiani siano finalmente stanchi delle solite battute facili, della trama inesistente e dei doppi sensi poco arditi?

« Drammaturgicamente i film di Natale spesso sono ordinari, molte volte ripetitivi, orgogliosamente grossolani. Sono un po’ il discount del cinema. Ognuno di loro si può smontare, stroncare e rimontare con grande facilità. Sono film semplici, ma non disonesti. » questa è la definizione che lo stesso De Sica da dei suoi film nella sua autobiografia. Cos’è un film “onesto”? Probabilmente ciò che De Sica intende è un film di bassa levatura che non mira tuttavia a spacciarsi per qualche cosa di più, un po’ come dire: “cari italiani non solo andate a vedere qualcosa di profondamente povero ma ne siete anche consapevoli ed orgogliosi”.

Secondo alcuni la crisi può essere addebitata al successo di altre commedie italiane, ma un po’ meno “all’italiana”, nel corso dell’anno, si pensi agli incassi di Checco Zalone. I produttori De Laurentiis padre e figlio sperano che gli italiani siano stati occupati nelle compere prenatalizie nello scorso fine settimana e si rifacciano nei giorni festivi del 25 e 26 dicembre, tradizionalmente dedicati alla digestione del panettone tramite il cinepanettone.

D’altro canto le sale in questo periodo non sembrano brillare di titoli particolarmente impegnati, al primo posto troviamo infatti il nuovo episodio di Sherlock Holmes, ma siamo felici che la fantasia e lo spirito abduttivo di Conan Doyle prendano il posto nelle menti degli italiani, fosse anche per un solo fine settimana, dell’anti-pensiero di alcune trame e dialoghi, e che la recitazione di Robert Downey Jr venga preferita ad un insieme di personaggi che  poco hanno a che vedere con il cinema.

Si sarà trattato di una distrazione temporanea degli italiani o è finalmente una scelta consapevole? Lo sapremo solo con la digestione del panettone.

Claudia Durantini

foto: svagonews.com

[1] Dati Cinetel


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