Un mostra di successo estende la sua presenza a Roma, Canaletto a Palazzo Braschi

Tra le molte mostre che i Musei romani ospitano, ne segnaliamo una che da 4 mesi riscuote, a ragione, un gran successo: Canaletto a Palazzo Braschi, anche noto come Museo di Roma.

Dal giorno della sua inaugurazione, l’11 Aprile 2018, il Museo di Roma ha visto transitare migliaia di appassionati d’arte o di semplici curiosi, vogliosi di vedere dal vivo i capolavori di Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, nella ricorrenza dei 250 anni della sua morte.

Autoritratto del Canaletto

Tale è stato il riscontro di pubblico che la mostra che si doveva chiudere il 19 Agosto, è stata confermata fino al 23 Settembre. Quindi i cittadini capitolini e i turisti provenienti da ogni dove che vorranno dedicare un paio di ore ad innamorarsi dei colori dell’artista Veneziano, avranno ancora oltre un mese di tempo per farlo.

Palazzo Braschi è già di par suo un incredibile luogo con i suoi imponenti scaloni monumentali, le tante opere esposte e  lo splendido affaccio su Piazza Navona. Fu eretto ad inizio del 1800 in sostituzione del Palazzo Orsini che occupava la stessa posizione su quello che oggi è Corso Vittorio Emanuele dal 1500 e da allora cattura lo sguardo di ogni passante !

Canaletto – Piazza del Campidoglio in Roma

Cosa fa di Canaletto un interprete importante dell’Arte Italiana da essere cosi’ amato ancora ai giorni nostri?

Nato nel 1697 e morto in povertà nel 1768, l’artista originario della Laguna veneta è stato uno dei più noti pittori del Settecento Europeo, recitando un ruolo di assoluto rilievo nel genere ‘veduta‘ che era stato fino ad allora considerato secondario rispetto alla pittura di storia e di figura.

Egli riusci’ ad innalzare questo genere fino a farlo diventare un emblema degli ideali scientifici e artistici dell’Illuminismo.

Il percorso di vita ed artistico di Canaletto è pieno di picchi e cadute. Dal suo periodo giovanile a Veneziana e Roma, in cui si distinse come uomo teatro e pittore di rovine romane, alla sua esplosione come stella nascente delle vedute veneziane.

Canaletto – Scene dalla Riva degli Schiavoni

Arrivò poi il successo internazionale e le commissioni degli ambasciatori stranieri : è questo il periodo delle grandi tele i cui dipinse le feste della Serenissima. Una delle più famose tra queste è il Bucintoro di ritorno al Molo il giorno dell’Ascensione, non più presente nella mostra a Palazzo Braschi.

Nel suo periodo Inglese, produsse diversi dipinti tra i quali citiamo due parti di un’unica ampia tela raffigurante Chelsea da Battersea Reach, tagliata nel 1802 e riunita per la prima volta in questa mostra : infatti una tela è custodita nel Regno Unito e l’altra in un museo di Cuba!

La mostra di Canaletto si compone di 42 dipinti, 9 disegni e 16 libri e documenti d’archivio.

Canaletto – Ponte di Rialto e scene di vita veneziana

La realizzazione di un’opera cosi’ complessa è stata possibile grazie alla collaborazione con diverse strutture museali  Internazionali (Museo Pushkin di Mosca, il Jacqumart-Andrè di Parigi, il Museo delle Belle Arti di Budapest, la National Gallery di Londra, il Kunsthistorisches di Vienna, i Musei di Boston, Kansas City, Cincinnati ed il Museo Nacional De Bellas Artes de la Habana) e da fondazioni private e Musei Italiani (Fondazione Gianni e Marella Agnelli, fondazione Giorgio Cini, la Galleria Borghese, le Gallerie Nazionali d’arte Antica di Palazzo Barberini, la Galleria dell’Accademia di Venezia ed il Castello Sforzesco di Milano).

Insomma, ce n’è abbastanza per programmare una bella visita al Museo di Roma e godersi il miglior Canaletto!

Canaletto – Rovine romane e Arco di Settimio Severo

Canaletto – Piazza San Marco

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