Una manovra che scontenta tutti

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Dopo vari comunicati, che ogni volta smentivano quelli precedenti, il Governo pare abbia deciso di aumentare l’aliquota dell’iva ordinaria, dal 20 al 21%, non per soli tre mesi come ipotizzato in precedenza ma come regola stabile. Ipotesi di un punto di rialzo anche per le altre aliquote Iva che passerebbero dal 4 al 5% e dal 10 all’11%. Sostanzialmente un aumento che penalizza tutti i ceti sociali in egual misura. Alla faccia di chi auspicava contributi considerevoli per i più facoltosi. Tuttavia, stasera al Senato l’esecutivo, che ha posto la questione di fiducia, licenzierà il provvedimento che prevede anche il contributo di solidarietà del 3% a chi denuncia redditi superiori ai 300mila euro e non più 500mila come comunicato in precedenza. Una norma che, pur se di sostegno ad un Paese in crisi, sembra essere una punizione per chi onestamente denuncia i propri ricavi. Insomma sta per essere licenziato un maxi-emendamento che scontenta tutti, ricchi e poveri.

di Redazione 

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