Le decorazioni floreali adornano e migliorano le abitazioni e gli spazi all’aperto dalla notte dei tempi. Per realizzare le composizioni ci vuole uno spiccato senso estetico e un’accurata conoscenza, propria degli artigiani più esperti.
La storia delle decorazioni floreali
Le prime tracce risalgono agli antichi egizi, ma è possibile rinvenirle anche nei mosaici romani e nelle nature morte dei secoli successivi. Occorrerà attendere gli anni Venti del Novecento per vedere sistematizzata questa vecchia arte. Il merito va all’inglese Costance Spry, appassionata di decorazioni floreali, che la fece diventare una disciplina autonoma.
In Italia si dovrà aspettare ancora qualche decennio prima che quest’arte si attesti. Da ricordare per il loro contributo Mary Scott Orsman, Julia Clemens e Camilla Malvasia che iniziarano a tenere lezioni sulla materia.
Con il trascorrere del tempo si sono stabiliti dei canoni di bellezza per le decorazioni floreali, tenuti o stravolti dagli artisti di tutto il mondo.
Gli stili
Per la creazione di queste meravigliose opere, si possono seguire tre stili principali: il classico, l’antico e il moderno.
Nel primo caso si rispettano molto gli equilibri dei colori e delle dimensioni, privilegiando le forme geometriche. Per la composizione in stile antico si ricorre all’utilizzo di piante e fiori appartenenti al periodo che si vuole riprodurre. Infine, nel caso di quello moderno si impiegano materiali del tutto nuovi e si cercano di rendere concetti dalle mille sfaccettature, come quello di astrattezza.
Altri stili in cui si dividono sono il formale, il decorativo, il vegetale e il lineare. Questi, come i precedenti, non sono mutuamente esclusivi pertanto possono ibridarsi tra loro dando vita a progetti ancora più ambiziosi e stupefacenti.
Gli artigiani di questo settore sanno realizzare dei variopinti capolavori con una fortissima carica espressiva in grado di comunicare emozioni e sentimenti ogni volta diversi, enfatizzati dal fatto che non dureranno per sempre.
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