Le recenti discussioni sull’Area C attiva dal 16 gennaio a Milano, ma anche il livello di inquinamento che non accenna a scendere e supera per l’undicesimo giorno consecutivo il limite di Pm10, portano con sé una domanda inevitabile: se tutto ciò non bastasse? Le promesse di potenziamento dei mezzi pubblici e di estensione della rete di piste ciclabili continuano a non convincere molti di noi, che ancora si chiedono come fare a raggiungere il posto di lavoro senza fare del male a se stessi e agli altri. Che la soluzione sia l’auto elettrica? In giro se ne vedono ancora molto poche. Sembrano piccoli Ape Car senza il cassone porta attrezzi sul retro: fanno molto vintage, ma di certo non ci persuadono quanto a utilità e sicurezza, tanto che non possono nemmeno viaggiare al di fuori delle strade urbane.
Ma forse il 2012 sarà l’anno della rivoluzione. Due progetti innovativi già in fase di attuazione sono eMobility di Enel e Z.E – Zero Emissioni di Renault.
Mentre il colosso dell’energia si occupa della creazione e dislocazione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche, la casa automobilistica ne lancia ben 4 modelli, che rispondono alle differenti esigenze di mobilità.
In un edificio di via Rubattino a Milano Enel ha creato la sua control room, il cuore pulsante dell’infrastruttura per la ricarica delle auto, il controllo remoto delle colonnine dislocate nelle strade. Esiste già un’app che dice al cliente dove si trova la colonnina più vicina e per effettuare la ricarica è sufficiente introdurre la propria card a scalare. Grazie all’ormai ben nota Smart Grid, l’acquirente beneficerà di incentivi per ricaricare nelle zone e negli orari in cui c’è più disponibilità di energia, mentre gli verrà chiesto di rinunciare alla ricarica, o di pagare un prezzo superiore, nei momenti di sovraccarico della rete. Prezzi che, intendiamoci, sono comunque molto appetibili. La Smart elettrica utilizzata da Enel per i test percorre 130 chilometri con un pieno. Il costo? 2 euro e cinquanta centesimi. In più si paga un canone fisso di 440 euro per quattro anni.
Colpiti? I numeri del successo sono ancora più impressionanti! Sembra che le richieste di auto elettriche siano 16 volte superiori alla disponibilità attuale e che siano già stati risparmiati più di 66mila chili di CO2.
Renault, in collaborazione con Nissan, è stata la prima in Europa a rispondere su larga scala a questa esigenza. A partire dall’autunno 2011 ha lanciato tre modelli di auto elettrica, una berlina, una minicar e un furgone da città. Dall’autunno 2012 ci sarà anche una monovolume. Di qui al 2015 si propone di mettere in circolazione 500mila veicoli a Zero Emissioni, che porteranno ad una riduzione del 10% di CO2 entro il 2013 e di un altro 10% entro il 2016. Inoltre, grazie alla collaborazione con Enel, Eni, A2A ed Hera, per giugno 2012 dovremmo avere a disposizione 50mila punti di ricarica in Europa.
La ricarica però, e questo è il bello, può essere fatta anche a casa, grazie al Wall-Box, il dispositivo per la ricarica a domicilio che ci suggerisce anche le fasce orarie con le tariffe più convenienti. E per le emergenze più estreme, esiste il cavo per una presa da 220V da attaccare semplicemente alla presa di corrente del box di casa.
Insomma, anche in fatto di mobilità in auto ci aspettiamo grandi novità da questo 2012.
Lo scontro è però ancora aperto tra auto ibride, a metano ed elettriche. Spesso l’energia elettrica, che di per sé non produce emissioni, è tutt’ora ricavata a partire da fonti fossili e solo a fatica si sta iniziando a sfruttare la forza idraulica, eolica o fotovoltaica. Da questo punto di vista la Svizzera conquista il titolo di paese più all’avanguardia, mentre l’Italia e la Germania devono ancora fare un po’ di strada. Tanto che, ad oggi, gli esperti sono ancora propensi a considerare l’auto ibrida più ecologica di quella elettrica, nonostante le emissioni di CO2 dell’auto elettrica siano comunque almeno dimezzate rispetto a quelle dei veicoli a benzina.
E le due ruote? Gli amanti del vento sulla pelle per ora devono accontentarsi dello scooter della Oxygen, che al prezzo di un caffè al bar ci garantisce un’autonomia di 75 chilometri.
di Eleonora Alice Fornara
Foto: renault-ze.com
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