Il Senato ha ratificato ieri pomeriggio praticamente all’unanimità, con una sola astensione, la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e lotta alla violenza contro le donne approvando il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’atto, già approvato il 28 maggio scorso dalla Camera dei Deputati.
Approvata dal Comitato dei ministri dei Paesi aderenti al Consiglio d’Europa nel maggio 2011, la Convenzione definisce un quadro giuridico vincolante, a livello internazionale, per una tutela completa delle donne contro ogni forma di violenza.
L’elemento principale di novità è il riconoscimento della violenza sulle donne come forma di violazione dei diritti umani e di discriminazione.
Altra caratteristica dell’atto, ieri divenuto legge in Italia, è l’affermazione della necessità di un approccio a 360° per la tutela delle donne che subiscono violenza, con il coinvolgimento di tutti i soggetti competenti nella prevenzione, nel contrasto e nel supporto, e della necessità di finanziare gli interventi anche per lo sviluppo di servizi dedicati.
La Convenzione prevede anche la protezione dei bambini testimoni di violenza domestica e richiede, tra le altre cose, la penalizzazione delle mutilazioni genitali femminili. Anche per questo con la ratifica della Convenzione il nostro Paese, secondo il ministro per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche giovanili Josefa Idem, «il nostro Paese compie un passo storico nel contrasto della violenza di genere».
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