“Women for Women against Violence – Camomilla Award” il 24 su RaiTre

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Testimonianze di chi ha subito gravi episodi di violenza ed ha trovato la forza di rinascere

Il fiore della camomilla, simbolo di forza e di solidarietà, appositamente scelto perché contiene virtù terapeutiche, diventa il “camomilla Award” da destinare a donne e uomini che hanno trovato il coraggio di rinascere dopo gravi episodi di violenza psico-fisica.

Una nuova opportunità di riscatto e di conquista per chi si trova in situazioni disperate è il focus sul quale si concentra il format televisivo Women for Women against Violence – Camomilla Award”, ideato e prodotto da Donatella Gimigliano, autrice con Fabrizio Silvestri e Cristina Monaco.

La Gimigliano, Presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, ha toccato con mano le difficoltà ed è riuscita a imboccare la via della rinascita coinvolgendo tante altre persone per trovare, tutti insieme, soluzioni concrete alle difficoltà che si devono affrontare dopo aver subito una violenza.

L’evento è patrocinato da prestigiose istituzioni: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero della Cultura, Comitato Unico di Garanzia MIC, RAI, Regione Lazio, Comune di Roma, Unicef, Croce Rossa Italiana e LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori).

Sotto la direzione del regista Antonio Centomani, si è conclusa la registrazione della quarta edizione televisiva di “Women for Women against Violence – Camomilla Award” che andrà in onda il prossimo 24 novembre, alla vigilia della Giornata internazionale contro la Violenza sulle donne, in seconda serata su RAI TRE.

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A condurre il programma, registrato presso l’Auditorium del Massimo all’Eur Roma, Arianna Ciampoli e Beppe Convertini (foto sopra), che hanno accolto sul palco le testimonianze di tanti protagonisti coinvolti, a vario titolo, in episodi di violenza.

Le storie dei protagonisti

L’apertura della kermesse è stata affidata al racconto della “mamma” di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, in un monologo dal titolo “Io quell’intruso lo conosco bene”: una toccante testimonianza del proprio vissuto e del suo rapporto con il tumore al seno, preceduta dalla vibrante voce del cantautore Antonio Maggio con il brano “La faccia e il cuore”, accompagnato da due straordinari ballerini: Samuel Peron e Veera Kinnunen di Ballando con le Stelle.

Nicolò Maja e la strage di Samerate

Durante la rassegna non è stato facile per gli spettatori ascoltare Nicolò Maja, salito sul palco con le sue gambe dopo mesi in sedia a rotelle: in una lettera alla mamma Giulia e alla sorella Stefania dal titolo “Vi amavo immensamente, ma non ve lo potrò mai più dire”, letta da Niccolò Agliardi, Nicolò ha raccontato la storia tremenda della loro morte per mano del padre.

La tenerezza dei due nonni, Giulio e Ines, che accompagnavano il giovane (nella foto sopra i tre con Donatella Gimigliano), è stata la testimonianza del difficile quotidiano da affrontare dopo una tragedia come quella vissuta; a loro è stato consegnato un assegno per contribuire a sostenere le tante spese per le cure del giovane Nicolò, rimasto gravemente ferito per mano del padre uxoricida.

Antonietta Tuccillo stilista come arma di riscatto

La violenza passa anche per eventi traumatici di malattie che aggrediscono inaspettatamente, come il tumore al seno che ha colpito Antonietta Tuccillo la quale, con caparbietà e grande forza d’animo, è riuscita a trasformare la malattia in creatività attestandosi come stilista di capi di abbigliamento molto originali. Durante la serata, Antonietta porta in scena il suo brand con dei testimonials d’eccezione: l’attore italo-londinese Ottaviano Blitch e la Miss Italia 2022, Lavinia Abate, che hanno indossato due abiti della sua linea creativa. La storia di Antonietta, La mia seconda vita, momento anch’esso molto emozionante, è stata affidata all’interpretazione dell’attrice Giorgia Trasselli.

Lo sfregio con l’acido a Filomena Lamberti

Altra ospite d’eccezione è stata Filomena Lamberti, sfregiata con l’acido dal marito cui aveva ribadito la sua volontà di separarsi. “Violenza fisica, verbale, psicologica ed economica, sono tutte forme di violenza che vanno condannate.” ha detto Filomena, “La biodermogenesi mi cura pelle e anima”, ha continuato, raccontando le novità della sua rinascita psico-fisica grazie alle cure supervisionate dal Prof. Claudio Urbani e sostenute da una raccolta fondi lanciata dalla testata “La 27 Ora” del Corriere della Sera a cui è stato rivolto un grazie particolare.

Un inaspettato pentimento dichiarato in diretta

Nel corso della serata è stato premiato il gesto inconsueto di un noto giornalista: Massimo Bernardini, durante una sua diretta, aveva confessato, mettendosi sorprendentemente a nudo, un gesto di violenza verso una donna che amava, gesto che poi lo aveva profondamente ferito. Una testimonianza coraggiosa da parte di un uomo. Il giornalista, che aveva raccontato di aver alzato le mani sulla sua mamma in un momento di impeto giovanile, nel suo intervento ha ribadito che il senso di pentimento dopo tale gesto è stato grande e lo ha segnato a vita; ha poi aggiunto quanto sia importante educare le giovani generazioni a contrastare la violenza in ogni sua forma. “Il prezzo da pagare per noi uomini non sarà mai abbastanza alto quando attacchiamo, violentiamo o uccidiamo una donna. L’educazione è un cammino che non va mai mollato”, ha detto dal palco il giornalista.

L’oblio oncologico: un diritto atteso

Altro argomento di riflessione della serata è stato quello dedicato al tema dell’oblio oncologico, quel diritto che attendono le tante persone guarite da un tumore per non dover comunicare il proprio stato di salute pregresso a enti o istituti ed in ragione del quale si vedono negare dei benefici come un mutuo, un prestito, una polizza assicurativa.

Si resta fiduciosi che, quando la legge arriverà in Senato, i tempi per l’approvazione verranno accorciati e finalmente questo diritto potrà essere riconosciuto ai tanti che lo attendono da anni.

Nella foto di copertina, Filomena Lamberti e la “iena” Nina Palmieri

Pubblicazione immagini per gentile concessione di Donatella Gimigliano, Presidente Associazione Consorzio Umanitas Aps

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